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La crisi

Leonardo Grottaglie, svolta possibile. Ecco cosa cambia

L'incontro di oggi a Roma. La versione dell'azienda e quella dei sindacati

Leonardo

Oggi incontro su Leonardo

Un incontro in cui «sono state condivise informazioni che delineano potenziali positività, ma con elementi che vedono ancora una distanza soprattutto nel metodo»: così Davide Sperti, segretario generale Uilm Taranto e Bruno Cantonetti, segretario nazionale responsabile Uilm settore Leonardo, commentano quanto emerso oggi a Roma, in Confindustria, alla presenza del Responsabile Divisione Aerostrutture dott. Bortoli e Responsabile Hr Leonardo SPA dott. Liotti.

Davide Sperti

L'obiettivo era quello di «avere certezze sulla condizione di criticità che impatta lo stabilimento di Grottaglie a causa della violenta crisi della committente Boeing». 

È notizia di oggi che i Procuratori americani hanno raccomandato al Dipartimento di Giustizia Usa di intraprendere un'azione penale contro Boeing per aver violato i termini di un accordo raggiunto per risolvere le cause sui due incidenti del 737 Max nei quali erano morte 346 persone.

Per il sito grottagliese, al netto della conferma di quanto è già in progettazione nello stabilimento seppur in fase embrionale e prototipale, «è stato annunciato l’arrivo a Grottaglie della linea finale del convertiplano AW609. Si tratta di un progetto  della Divisione elicotteri, che ha sia clienti governativi che privati; un velivolo che è in fase di certificazione. Non è partita la produzione di serie e c’è la volontà di portare la stessa all’interno del sito di Grottaglie. È una notizia che accogliamo positivamente e che realmente dimostra l’avvio di una vera trasformazione del sito», dicono Sperti e Cantonetti. 

La nota negativa è che «ancora Leonardo vuole confermare la sospensione dell’attività per quattro mesi, sempre per la necessità di ridurre il buffer produttivo di fusoliere creato, quindi la produzione effettuata per il magazzino nei mesi e negli anni passati. Noi, su questo tema, confermiamo la nostra contrarietà anche alla luce del piano produttivo Z60, che è il nuovo piano di Boeing, che prevede cinque ritiri al mese e ad oggi concede la possibilità di prevedere una riduzione delle attività senza sospenderla», spiegano i rappresentanti della Uilm che puntano ad «una soluzione diversa che non preveda la sospensione delle attività, ma una soluzione che venga incontro alle esigenze di tenere aperto il sito e tutelare tutti i lavoratori, compresi quelli dell’indotto senza alcuna distinzione tra persone»: conciliare insomma l’esigenza di smaltire la produzione del magazzino e recuperare spazi utili anche alla diversificazione e venire incontro alle esigenze di continuare a lavorare, seppur in maniera ridotta».

«Come richiesto dalla Fiom-Cgil, unitamente agli altri sindacati, l'azienda ha individuato l'assemblaggio del AW609, un prodotto di Leonardo, da aggiungere a quelli già esistenti. Oltre alla partenza di un Campus in stretto rapporto con le Università, sul modello di quello presente a Pomigliano che tra l'altro raddoppierà il numero di dipendenti» dichiarano in una nota congiunta Claudio Gonzato e Simone Marinelli, coordinatori nazionali aerospazio per la Fiom-Cgil nazionale e Francesco Brigati, segretario generale Fiom Cgil Taranto.

La Fiom comunque «ritiene fondamentale» che questo «processo di diversificazione si possa traguardare senza passare necessariamente dalla fermata di 4 mesi, così come ribadito da da Leonardo durante l’incontro odierno, ma bensì garantendo un minimo di produzione utile a salvaguardare la continuità produttiva e i lavoratori dell’indotto».

Per il segretario generale della Fim Cisl Taranto Brindisi, Michele Tamburrano, presente al tavolo romano insieme all'operatore Celestino Bruni e alla RSU Leonardo Giampiero Strusi, dall'incontro romano è emersa «una progettualità».

Michele Tamburrano

«Lo stabilimento» è la constatazione di Tamburrano, potrà diventare «multidivisionale»,  saranno presenti le divisioni Aerostrutture, Elettronica e Elicotteri

Gli incontri ripartiranno il primo luglio.

La nota dell'azienda 

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