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Il Siderurgico

Il verdetto del Consiglio di Stato: ecco la reazione di Acciaierie d'Italia

La nota ufficiale dell'azienda: che succede ora

Acciaierie d'Italia

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I Commissari straordinari di Acciaierie d’Italia in AS «esprimono soddisfazione per la sentenza del Consiglio di Stato che con ordinanza n.2217 di oggi ha respinto il ricorso del Codacons perché non sussistono esigenze cautelari: con la conferma della sentenza n.8247 del 2024 del TAR del Lazio, il Consiglio di Stato ha infatti osservato che i Commissari Straordinari sono già tenuti a gestire gli stabilimenti industriali avendo cura di "perseguire il risanamento ambientale a tutela della salute umana"». E' quanto si legge in una nota diffusa da Acciaierie nel pomeriggio di oggi, 14 giugno.

Nella nota di AdI si evidenzia come questo obbligo è in capo ai Commissari, «che sono tenuti alla conduzione dell’Azienda e dei suoi stabilimenti industriali secondo quanto previsto dal Piano Ambientale approvato con DPCM del 2017 e dalla nuova AIA in corso di rinnovo. Non a caso - si legge nella nota - una delle prime azioni che ha avviato l’Amministrazione straordinaria è stata quella di ritirare i ricorsi fatti dalla precedente gestione al Ministero dell’ambiente».

Le nuove prescrizioni dell’AIA e del Piano Ambientale vincolano già l’attività dei Commissari, fissandone le modalità con cui «la gestione degli impianti deve essere attuata nel pieno rispetto degli obiettivi di risanamento ambientale a tutela della salute umana», è ancora "la versione di Acciaierie". Per l'azienda «vale la pena sottolineare che la sentenza del Consiglio di Stato ribadisce quanto già stabilito dal TAR del Lazio, così come riferito espressamente nella motivazione dell'ordinanza».

In precedenza, ad esprimersi era stato con una nota proprio il Codacons: «Il Consiglio di Stato, andando oltre le richieste del Codacons, ha confermato con una perentoria ordinanza emessa oggi che i commissari dell’ex Ilva di Taranto nominati dal governo devono realizzare subito le misure ambientali a tutela della salute dei residenti». Il ricorso era stato promosso dall’associazione dei consumatori contro il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e Acciaierie D’Italia S.p.A. in Amministrazione Straordinaria, ed era volto proprio ad imporre la realizzazione degli interventi ambientali per la salvaguardia della salute umana. 

Per il Consiglio di Stato (sesta sezione, presidente Luigi Massimiliano Tarantino, Relatore Giordano Lamberti) «non possono ritenersi estranei alla procedura di amministrazione straordinaria gli obblighi di risanamento ambientale del complesso industriale». Tra queste – ricorda il Codacons – c’è l’eliminazione di tonnellate di amianto che rappresentano una bomba ecologica sui tarantini.

In caso di ritardo l’associazione fa sapere che «chiederà al Consiglio di Stato di nominare un commissario del giudice per realizzare le misure e denuncerà l’acciaieria per disobbedienza all’ordine dell’autorità, chiedendo di condannare gli attuali commissari per omissione aggravata di atti di ufficio».

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