Cerca

Cerca

La cerimonia

L'abbraccio tra Salvini e Melucci: monta la polemica. Il video

Sorrisi e strette di mano per l'inaugurazione del cantiere delle Brt

Melucci e Salvini

Melucci e Salvini all'inaugurazione del cantiere Brt

Parole di reciproco apprezzamento, sorrisi e strette di mano, tra lo sguardo compiaciuto di assessori e consiglieri comunali di maggioranza e - comprensibile trattandosi di dirigenti della Lega - qualcuno di opposizione. Tanto basta per far scoppiare la polemica sull’abbraccio tra il sindaco Rinaldo Melucci e il ministro Matteo Salvini. L’occasione: l’inaugurazione del primo cantiere per la costruzione della linea Brt, la linea bus veloce che dovrebbe accorciare le distanze tra il centro della città e i quartieri di periferia.

Salvini, in qualità di ministro dei trasporti, ha partecipato in via Acton, nei pressi del Comando di Polizia Locale, al taglio del nastro della prima opera, quella di cantierizzazione del deposito mezzi rotabili destinati ai Bus Rapid Transit. 

«Sono contento - ha detto il ministro - perché è il più grande investimento sulla mobilità, è il più grande appalto per i cittadini che cambia la vita ai lavoratori, agli studenti, ai pendolari. Avere autobus elettrici non inquinanti che uniscono i quartieri della città e i cui primi passeggeri saliranno sul bus già nel 2025 con lavori ultimati nel 2026, vuol dire dare una risposta concreta, immediata per la tutela seria dell’ambiente, non la tutela dell’ambiente che qualcuno magari da Bruxelles impone con divieti, limitazioni, regolamenti. Con questo intervento ci sarà quindi un modo ecocompatibile di spostarsi, di viaggiare, di unire la città. Si tratta di un intervento completamente finanziato. Quindi per me è un un bel modo di cominciare la giornata».

Il ministro si è poi soffermato sugli altri problemi del trasporto che attanagliano Taranto: dai deficit della rete ferroviaria alla tremenda Statale 100: «Parlavamo col sindaco su come si può intervenire, poi ci sentiamo anche sul tema dell’aeroporto e della strada ferrata. Per quanto riguarda la Statale 100, proprio la settimana scorsa ho incontrato al Ministero i cittadini di un comitato, dopo i nove morti in cinque mesi. Il dossier della Statale 100 è sulla mia scrivania, assolutamente aperto coi tecnici e con l’Anas. Stiamo cercando di capire come evitare queste stragi. Diciamo però che magari negli ultimi anni non tutti hanno avuto per Taranto e i tarantini grande attenzione, perché Taranto anche per la grande stampa nazionale, non dico per la stampa locale, è Ilva.  Per me Taranto non è un problema, Taranto può essere una soluzione e anche Ilva può tornare a essere una soluzione per i lavoratori ma soprattutto per il Paese. Io sto inaugurando, progettando e finanziando cantieri e ho bisogno di acciaio e vorrei che fosse acciaio italiano. Mi dispiacerebbe fare ponti con acciaio che arriva da un’altra parte».

Incalzato dai giornalisti, Salvini ha risposto anche sulle vicende politico-giudiziarie della Liguria e della Puglia: «L’importante è che le inchieste non  blocchino lo sviluppo delle città». 

Da parte sua, Melucci ha speso parole di elogio per il governo: «Questa è una giornata importantissima, questo investimento da 300 milioni cambierà il volto della città. Dobbiamo finanziare la bretella per l’ospedale San Cataldo e ci metteremo al lavoro con i tecnici del ministero. Cambierà il modello economico di questa città, a partire dalla riconversione dell’area industriale. Questo era quello che avevamo in mente sin dal principio». Il sindaco  ha infine sottolinato l’integrazione tra il Piano Mattei, i Giochi del Mediterraneo e la Biennale del Mediterraneo: «Il governo sta dimostrando di avere un’idea precisa di questa città per un futuro che non sia solo monocultura siderurgica».

Parole sulle quali si è subito accesa la polemica da parte del centrosinistra.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori