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Il Siderurgico

Acciaierie d'Italia, la mossa di Mittal

L'assemblea dei soci: ecco come è andata. Le reazioni dei sindacati

Acciaierie d'Italia

Acciaierie d'Italia

Non è stata la giornata decisiva. Da quel che apprende Taranto Buonasera, l’assemblea dei soci di Acciaierie d’Italia in programma per questo pomeriggio, 6 dicembre, non ha avuto alcun esito definitivo. L’assemblea sarebbe infatti rimasta aperta, e probabilmente proseguirà nella giornata di lunedì 11 dicembre. Il socio pubblico e quello privato, Invitalia ed Arcelor Mittal, sono chiamati a intervenire in merito al "sostegno finanziario" nei confronti dell'azienda.

La multinazionale francoindiana, socio di maggioranza col 62 per cento di Acciaierie, avrebbe presentato in assemblea una memoria legale secondo quanto riportato dall'agenzia Agi.

Prima dell’inizio dell’assemblea, intanto, secondo le indiscrezioni riportate da milanofinanza.it, ci sarebbe stato un vertice a Palazzo Chigi proprio sul dossier AdI. Al vertice, sempre secondo quanto riportato dal sito di informazione economica, avrebbero partecipato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso; il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ed il ministro per i fondi del Pnrr, Raffaele Fitto. Al momento nulla trapela sull’esito dell’importante vertice.

Le reazioni dei sindacati 

È rabbiosa la reazione del sindacato a quanto trapelato dall' assemblea dei soci di Acciaierie. Per Michele De Palma, segretario generale della Fiom, «l'intento di Arcelor Mittal è di minare l’ex Ilva, non dando avvio alla ricapitalizzazione ed impedendo gli investimenti necessari per garantire il presente ed il futuro del gruppo siderurgico». 

Duro il leader della Uilm, Rocco Palombella: «Doveva essere la giornata della liberazione invece continua ad essere una vicenda tragica che rasenta l’inverosimile. Come è possibile che il Governo continui a tenere in piedi un’assemblea che ormai è sotto ricatto da parte di un socio di maggioranza da mesi e che continua a fermare gli impianti e si permette di presentare il conto, anziché prendere atto della sua gestione fallimentare?».

Gli operai del Siderurgico - foto di repertorio 

La richiesta al governo è quella di una convocazione urgente: «L'abbiamo capito da tempo che l’obiettivo è fermare gli stabilimenti e richiedere il risarcimento danni, dopo che sono stati artefici di una gestione che ha provocato solo fermate di impianti, cassa integrazione per migliaia di lavoratori e bruciato oltre un miliardo di risorse pubbliche» dice ancora Palombella.

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