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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Nel giardino del tempo" di Nabila Cini

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di sabato 25 ottobre 2025, è:

    NEL GIARDINO DEL TEMPO

    di NABILA CINI da Limite sull'Arno (FI)

    Nel giardino del tempo, dove tace il vento,
    sussurra la luna ai petali d’ombra,
    e l’erba ricorda i passi smarriti
    di chi cercò sogni tra i rami antichi.

    Là, un ruscello racconta segreti
    a pietre dormienti dal cuore paziente,
    e ogni goccia che scivola lenta
    dipinge una storia mai pronunciata.

    Il sole si posa come un pensiero
    sul dorso dorato dei fili di grano,
    mentre il cielo sospira un canto leggero
    che sfiora la pelle, profuma l’eterno.

    Le rose si piegano a un ritmo silente,
    custodi gentili di fragili attese,
    e i fiori più piccoli alzano il volto
    per bere la luce come preghiera.

    Nel giardino del tempo non c’è fretta,
    solo respiri intrecciati all’invisibile,
    ogni attimo è un seme che germoglia
    nell’anima quieta di chi sa ascoltare.

    E quando la notte distende le braccia,
    un manto di stelle avvolge il silenzio,
    e il mondo intero sembra sospeso
    in un abbraccio d’infinita memoria.

    Allora anche il cuore più stanco riposa,
    si lascia cullare da cieli profondi,
    e scopre che il tempo non fugge davvero:
    resta nel giardino, in un eterno ritorno.

       

    Recensione

    Il tema di Nel giardino del tempo è l’armonia tra natura e spirito, la sospensione del tempo come luogo interiore in cui ogni cosa trova la propria pace. Nabila Cini scrive una poesia luminosa e contemplativa, dove il mondo naturale diventa specchio dell’anima e il tempo non è più una corsa ma un respiro condiviso con l’universo.


    L’immagine iniziale – “Nel giardino del tempo, dove tace il vento, / sussurra la luna ai petali d’ombra” – introduce immediatamente un’atmosfera di quiete e mistero. Il linguaggio è delicato, il tono musicale, e ogni verso sembra partecipare a un equilibrio segreto tra luce e silenzio. La luna, l’erba, il ruscello e le pietre non sono semplici elementi descrittivi, ma presenze vive, dotate di memoria e voce.


    L’autrice costruisce il testo come un lento cammino attraverso le stagioni dell’essere: la natura è maestra di ascolto e pazienza. “Ogni goccia che scivola lenta / dipinge una storia mai pronunciata” – in questi versi si coglie la grazia con cui la poesia trasforma il paesaggio in una forma di conoscenza. Il tempo, che altrove consuma e divide, qui diventa sostanza fertile, capace di generare memoria e pace.


    Il ritmo è fluido e misurato, fatto di cadenze regolari e pause che lasciano spazio al respiro. Le immagini si susseguono come pennellate leggere: il sole che “si posa come un pensiero”, le rose “custodi gentili di fragili attese”, i fiori che “bevono la luce come preghiera”. Tutto contribuisce a un senso di continuità, di comunione profonda con il cosmo.


    Nel finale, il tono si fa più meditativo. “E scopre che il tempo non fugge davvero: / resta nel giardino, in un eterno ritorno.” Il cerchio si chiude, ma non con la fine: con la rivelazione che ogni attimo vissuto con consapevolezza diventa eterno.


    Con uno stile limpido e sensuale, l'autrice dà voce a una poesia che invita alla lentezza e all’ascolto. Nel giardino del tempo è un inno alla vita come contemplazione, alla bellezza che non si perde ma si trasforma, al tempo che – se vissuto con grazia – non ferisce, ma custodisce.

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