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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Elisir" di Tina Di Leo

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di martedì 14 ottobre 2025, è:

    ELISIR

    di TINA DI LEO da Salerno

    Il tempo ci ruba gli abbracci, i sorrisi ed i respiri,
    con crudeltà l'orologio contrae le sue lancette,
    smarriti negli abissi delle perdite,
    ci ritroviamo,
    in dimensioni sconosciute,
    a vivere esistenze intrise di ricordi,
    di emozioni e di amori che più non hanno voce,
    perché la morte non ne spegne il fuoco
    ed il freddo delle assenze non guarisce le ferite,
    ma occorre sopravvivere, andare avanti,
    perché il dolore è percepito da chi amiamo.
    E allora il tempo, inarrestabile,
    si trasforma in un compagno,
    ci insegna a medicare le ferite,
    impariamo a tessere il presente,
    con le trame dei ricordi e delle emozioni vissute
    raccogliendo i frutti delle estati che ci restano
    per nutrirci e proteggerci dal freddo delle assenze.

       

    Recensione

    Il tema di Elisir è il rapporto tra tempo e memoria, tra la perdita e la forza di chi continua a vivere nonostante l’assenza. Tina Di Leo costruisce una poesia intensa e limpida, che affronta il dolore con dolce fermezza, trasformando la sofferenza in consapevolezza e il ricordo in cura.


    Il tempo, descritto come ladro e maestro, diventa il vero protagonista. “Il tempo ci ruba gli abbracci, i sorrisi ed i respiri” – così si apre il testo, con un verso che racchiude tutta la precarietà dell’esistenza. Ma a questa constatazione non segue la disperazione: la poesia è un viaggio di accettazione, un cammino che porta a comprendere che “la morte non ne spegne il fuoco” e che, anche nel dolore, la vita continua a generare luce.


    La lingua è semplice e diretta, priva di artifici, ma sorretta da un tono dolcemente elegiaco. Il ritmo è fluido, quasi narrativo, e accompagna il lettore come un respiro che si fa via via più sereno. Le immagini del freddo, delle assenze, dei ricordi, costruiscono un paesaggio emotivo che sa di malinconia, ma anche di gratitudine.


    L’autrice non indulge al pessimismo: riconosce che il dolore è parte del vivere e che “il tempo, inarrestabile, si trasforma in un compagno”. La seconda parte del testo si apre così alla speranza: il passato non viene negato, ma intrecciato al presente, come una trama che continua a tessere vita.


    Il finale sigilla il senso dell’intera poesia: “raccogliendo i frutti delle estati che ci restano / per nutrirci e proteggerci dal freddo delle assenze.” È un’immagine di grande tenerezza e maturità: la vita, pur ferita, può ancora offrire calore e bellezza. Elisir è dunque un canto sommesso ma luminoso, in cui la poesia stessa diventa medicina dell’anima, memoria che cura e ricuce.

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