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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Fino a domani" di Giuseppe Cataldi

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di mercoledì 8 ottobre 2025, è:

    FINO A DOMANI

    di GIUSEPPE CATALDI da Roma

    Dal loco che sottende
    al tramite di cigno dei baci
    mi attendo un sottile mancamento.
    Impenitente in alto mi addentro
    al bel disegno di bocca
    al sorriso sottinteso che mento.
    Poi un bacio a quei monti colorati
    le gote di ninfa silvana
    cedono al mio salto di spazio
    al nome dei tuoi occhi
    al fremito di voglia
    alla mia devozione
    concedimi un canto
    un dileggio leggero
    che distolga la pressione
    il tempo che muore
    e s’appoggia al sentire
    profuma di stelle lontane
    la stagione immortale dei tuoi occhi
    e dei capelli morgana
    pervade e m’assale
    la tua veste leggera canzona frusciando
    la mia armatura
    poi scappi al mio abbraccio
    ho un lembo fra le mani
    con le punte delle dita ti tengo
    il tempo è un domani che spengo

       

    Recensione

    “Il tempo è un domani che spengo” chiude la poesia di Giuseppe Cataldi con un’immagine forte, che riassume tutto il senso del testo: la lotta tra il desiderio e il dissolversi dell’istante. Nei suoi versi il tempo non è una misura, ma una presenza viva che consuma e insieme alimenta la passione.


    Il linguaggio è complesso ma coerente, fatto di metafore dense, dove corpo e sentimento si fondono. Le immagini del “tramitе di cigno dei baci” e delle “gote di ninfa silvana” costruiscono un mondo sospeso tra mito e sensualità. L’autore alterna versi brevi e improvvise aperture, come se la voce poetica cercasse un equilibrio tra impeto e contemplazione.


    Il testo trasmette emozioni di desiderio e di struggimento: l’amore è visto come un atto totale, quasi sacrale, che travolge e lascia senza respiro. Le parole scorrono in una continua tensione, in cui la fisicità del gesto diventa simbolo di un incontro più profondo, di un contatto che oltrepassa il tempo stesso.


    La chiusura segna un abbandono dolceamaro. “Con le punte delle dita ti tengo” è il tentativo estremo di trattenere ciò che sfugge, mentre la consapevolezza che “il tempo è un domani che spengo” restituisce la fine di un sogno e la permanenza del desiderio.


    La poesia lascia una sensazione di vertigine, di immersione totale nella passione e nel suo svanire. È un viaggio tra eros e memoria, dove ogni immagine diventa eco di un sentimento che si consuma proprio mentre brilla più intensamente.

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