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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Riflessi" di Silvano Berna

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di sabato 20 settembre 2025, è:

    RIFLESSI

    di SILVAMO BERNA da Lumezzane (BS)

    Era tanto tempo fa.
    Il lago ci osservava
    e luccicavano le acque
    sotto il sole primino.
    La brezza sfiorava i tuoi capelli,
    muovendoli appena.
    Il cielo era terso,
    sgombro da ogni nube,
    qua e là intersecato
    da aeroplani plananti,
    che disegnavano
    traiettorie predefinite.
    Assorti in cotanta bellezza
    rimanemmo ammutoliti
    e ci nutrimmo dei soli nostri pensieri.

       

    Recensione

    L’argomento della poesia è il ricordo, filtrato attraverso un paesaggio naturale che diventa custode di un momento intimo e irripetibile. Il lago, il sole, la brezza: ogni elemento contribuisce a fissare un tempo passato che continua a vibrare nella memoria.


    Silvano Berna riesce a intrecciare l’immagine del paesaggio con l’esperienza personale, facendo sì che l’esterno rifletta uno stato interiore. “La brezza sfiorava i tuoi capelli, / muovendoli appena” è un dettaglio che trasforma la scena in qualcosa di profondamente umano e affettivo. L’attenzione al gesto, all’immagine minuta, racconta la delicatezza di un legame che si svela senza bisogno di parole.


    La scrittura rimane semplice e limpida, senza cercare artifici. Le immagini non sono forzate: sono quadri di vita colti nell’immediatezza, e proprio per questo riescono a trasmettere una sensazione di verità. “Assorti in cotanta bellezza / rimanemmo ammutoliti” restituisce il senso di sospensione che accompagna i momenti più intensi, quelli che non hanno bisogno di spiegazioni perché si impongono da soli.


    Il finale suggella il senso dell’intero testo: “ci nutrimmo dei soli nostri pensieri” chiude con una dimensione intima e raccolta, come se quel ricordo rimanesse sospeso oltre il tempo, custodito solo dagli sguardi e dalle sensazioni.


    La poesia, pur nel suo tono semplice, lascia una riflessione più ampia: i paesaggi che attraversiamo diventano specchi delle nostre emozioni, e nel ricordo riaffiora non solo ciò che vedemmo, ma anche ciò che sentimmo. È questa la forza di un ricordo autentico: continuare a vivere dentro di noi come un riflesso che non si spegne.

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