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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Il glicine" di Caterina Garbarino

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di venerdì 15 agosto 2025, è:

    IL GLICINE

    di CATERINA GARBARINO di Carloforte (CI)

    Vagano,
    nella casa abbandonata,
    spettri
    che la conobbero bella.

    Cercano un passato
    che non trovano,
    qualcosa
    che parli ancora di loro.
    Ma solo il niente
    li circonda.

    Eppure,
    oltre le finestre senza vetri,
    una cascata di glicine,
    ogni anno sempre nuova,
    restituisce
    a quelle anime sole,
    il profumo
    di antiche primavere.

    Un attimo di vita.

       

    Recensione

    La poesia di Caterina Garbarino si apre in un luogo abbandonato, dove la bellezza di un tempo sopravvive soltanto nella memoria di presenze invisibili. I versi iniziali, essenziali e asciutti, restituiscono un’immagine ferma, quasi immobile, in cui il passato appare irraggiungibile e la casa sembra conservare i suoi ricordi come reliquie silenziose.


    La ricerca di ciò che non si trova crea un senso di attesa interrotta, di mancanza che permea lo spazio e accompagna ogni parola del testo. Poi il testo si apre a un cambiamento: oltre le finestre spoglie, il glicine fiorisce ogni anno, portando colore e profumo in un ambiente altrimenti spento e offrendo un segno tangibile di rinnovamento.


    Questo dettaglio naturale, ripetuto nel tempo, riporta vita e memoria alle “anime sole” che abitano quel silenzio e introduce una dimensione di continuità tra passato e presente. L’uso di immagini semplici e concrete permette di visualizzare con chiarezza la scena e percepirne il passaggio dal vuoto alla rinascita, rendendo il testo immediato e facilmente accessibile.


    La chiusura, con “Un attimo di vita”, concentra il significato in poche parole, segnando il punto in cui il tempo si ferma e il ricordo si fa presente. L’intera poesia dimostra come sia possibile, con pochi elementi ben scelti, costruire un’atmosfera intensa e coinvolgente. La delicatezza con cui sono trattati i dettagli naturali e la memoria lascia al lettore la libertà di interpretare e completare le immagini secondo la propria sensibilità, rendendo la lettura viva e partecipata.

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