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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Un abbraccio all'alba" di Angela Mortellaro

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di lunedì 21 luglio 2025, è:

    UN ABBRACCIO ALL'ABA

    di ANGELA MORTELLARO di Catania

    Ti aspetto, dietro
    le tende ricamate
    di rosa e di bianco,
    nascosta nei
    freddi sospiri
    di ogni inverno.

    - "Dormi, all'alba farò ritorno."
    Ma non riesco
    a non fissare
    quel punto all'orizzonte
    così, che il tempo passi
    e non mi angosci.

    Ti aspetto, dietro
    i vetri sottili
    del mio timore di
    perderti, per sempre.

    - "Dormi, ti porterò
    pesci d'argento".

    Ma vivo, dietro
    tutte le notti
    oscure e ventose,
    fino a quando la luce,
    pian piano
    non appare fioca
    all'orizzonte.
    Così illumina il freddo
    che avvolge
    le mie paure.

    Ti aspetto, dietro
    a una preghiera che
    ti protegga
    dai pericoli del mare.

    Nessuna promessa
    mi appaga, in tutte
    le albe luminose
    dei miei giorni,
    quanto il calore
    di quell'abbraccio
    al tuo ritorno.

       

    Recensione

    I versi raccontano con delicatezza e sincerità l’attesa di qualcuno che parte all’alba, forse per un viaggio incerto o per mare, e la sensazione di chi resta ad aspettare con il cuore sospeso. L’autrice riesce a trasformare immagini semplici — come tende ricamate, vetri sottili, o pesci d’argento — in piccoli simboli carichi di emozione, che parlano di paure, speranze e amore profondo. Sono dettagli che ci fanno entrare in una casa invisibile, quella dell’anima di chi ama senza certezze, ma con una pazienza immensa.


    Il ritmo della poesia è lento e avvolgente, come un sussurro che si ripete, scandendo il tempo dell’attesa con un “Ti aspetto” che si fa quasi un rituale quotidiano. C’è una dolcezza struggente in questo continuo ripetersi, che non è solo noia o vuoto, ma un modo per tenere viva la speranza, per affrontare la paura di una perdita, per restare aggrappati a un filo invisibile che unisce due persone lontane. Eppure, non c’è mai disperazione, solo un senso di amore calmo e tenace.


    La poesia gioca molto con il contrasto tra luce e oscurità: la notte, con tutte le sue paure e incertezze, si fa spazio fino a lasciare il posto a un’alba fioca, simbolo di rinascita e conforto. È come se la luce portasse con sé la promessa di un nuovo giorno, di un abbraccio che arriva dopo tanto tempo e che ha il potere di cancellare ogni timore. Questo passaggio dalla notte all’alba diventa un momento di grande intensità emotiva, una soglia delicata e piena di significato.


    Il momento finale, quello dell’abbraccio, è il vero cuore della poesia. Non servono parole, non servono promesse: quel calore fisico e umano vale più di qualsiasi rassicurazione. È in quell’abbraccio che si concentra tutto il senso dell’attesa, della cura, del legame che resiste a tutto. L’abbraccio diventa così il segno tangibile di un amore che non si perde, che attraversa la distanza, il tempo, le difficoltà.


    Questa poesia parla di un amore quotidiano, fatto di piccoli gesti e grandi emozioni, di attese silenziose e di desideri che non muoiono mai. Angela Mortellaro con un linguaggio semplice e autentico ci fa sentire dentro questa esperienza, ci fa sentire vicini a chi aspetta, a chi ama senza clamore, ma con tutta l’anima. È una poesia che resta dentro, che fa riflettere e commuove proprio perché è vera, senza bisogno di effetti o esagerazioni.

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