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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Voce nel deserto" di Patricia Luongo

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di lunedì 7 luglio 2025, è:

    VOCE NEL DESERTO

    di PATRICIA LUONGO di Padula (SA)

    Distese dorate...
    Dune di sabbia
    che dominano
    l'immensità
    dell'orizzonte.
    Tutto è illimitato
    dal rovente sole.
    La quiete sembra
    predominare...
    Tutto pare essere
    silenzioso.
    Solo chi vive
    e conosce
    il deserto
    sa riconoscere
    la sua intensa
    ed inconfondibile
    voce. Ed il caldo
    vento accarezza
    il viso di chi
    il deserto attraversa...
    e solo vivere
    tale emozione
    è un'esperienza
    straordinaria
    e solo vivere ciò
    fa capire
    che è valso la pena
    vivere.

       

    Recensione

    Sembra quasi di sentirlo davvero, quel calore che sale dalla sabbia e ti avvolge, mentre le immagini scorrono davanti agli occhi. Il suo deserto non è solo un luogo, ma un’esperienza interiore, qualcosa che costringe a fermarsi e ascoltare. Il sole incombe, le dune si rincorrono senza un ordine preciso, e dentro questo silenzio che pare assoluto si fa strada una voce sottile, che solo chi è pronto a sentire riesce a cogliere.


    C’è una bellezza particolare in questa quiete che a prima vista può sembrare vuota. Solo chi ha il coraggio di attraversarla, accettandone la lentezza e l’apparente immobilità, può scoprire quanto sia viva. I versi sembrano accompagnare chi legge in questo cammino: un passo dopo l’altro, ci si addentra in un paesaggio che mette a nudo le emozioni.


    Il vento caldo non è solo un dettaglio, diventa un personaggio che accarezza, a volte quasi consola, a volte pare voler spingere più in là, verso un orizzonte che non si lascia mai raggiungere del tutto. L’autrice riesce a far percepire quella strana sensazione che nasce nel cuore quando si è soli davanti a qualcosa di immenso: un misto di timore e di gratitudine, la consapevolezza che, proprio in quel silenzio, si impara davvero a capire il senso del vivere.


    Colpisce come ogni parola sembri scelta per non rompere l’incanto. Nulla è ridondante, nulla pesa: tutto si muove piano, come se la poesia stessa respirasse insieme al lettore. E a poco a poco ci si accorge che non si sta solo leggendo di un deserto, ma si sta sfiorando un pensiero che riguarda ognuno di noi: quanto a volte serva spogliarsi del superfluo per ritrovare ciò che conta.


    Alla fine resta addosso una sensazione di pace strana, un po’ dolce e un po’ malinconica. Come se quel viaggio, reale o immaginato, avesse lasciato un segno leggero ma profondo. È proprio questo che rende speciali i versi di Patricia Luongo: sanno parlare al cuore senza fare rumore, e regalano un piccolo frammento di verità che resta con noi, anche dopo l’ultima riga.

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