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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Combattendo" di Emanuela Lugli

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di mercoledì 2 luglio 2025, è:

    COMBATTENDO

    di EMANUELA LUGLI di Recanati (MC)

    Tra le ombre scure dell'anima sprofondo,
    in un vuoto senza luce, nell'abisso mi nascondo.
    Una lacerante sofferenza mi avvolge nel suo manto,
    mi rende prigioniero dentro a questo mio pianto.

    Ma nel buio più fitto, una luce risplende,
    un'anima gentile, che amore mi rende.
    La mano materna mi afferra con amore,
    scacciando le tenebre, senza far rumore.

    Così, con lei accanto, la mia guerra combatto,
    cercando di curare questo mio cuore disfatto.
    E sebbene il dolore possa sembrare infinito,
    so di avere lei al mio fianco, anche quando il mio cuore sarà guarito.

       

    Recensione

    C’è in questa poesia un dolore che si sente pulsare, quasi come se fosse un corpo a sé, che trascina giù e stringe. Le parole mostrano un buio fitto, un vuoto che non lascia spazio alla luce, e un cuore che pare non farcela più. Eppure, nonostante tutto, c’è un incontro che cambia le cose: una presenza dolce, silenziosa, che sa accogliere senza bisogno di spiegazioni.


    Non è una luce qualunque a fare arretrare le ombre, ma quella mano che si tende con un amore semplice, forse materno, che agisce senza rumore. È qui che la poesia di Emanuela Lugli si apre, e il dolore smette di essere una condanna solitaria. Si avverte come una specie di sollievo, un respiro più ampio, perché combattere insieme è diverso dal farlo da soli.


    Questo combattere non ha niente dell’eroico o del clamoroso: somiglia piuttosto a un ricucire piano piano le parti ferite, con una pazienza che consola. E anche se la sofferenza sembra non avere fine, la certezza di avere accanto chi non si stanca di restare diventa una specie di rifugio.


    Alla fine resta l’idea che quel legame continuerà, pure quando il cuore sarà guarito. Come se chi ci salva, in un certo senso, rimanesse per sempre inciso dentro di noi. È un pensiero semplice, ma forte, che lascia addosso un po’ di quiete, e forse anche un filo di speranza.

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