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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Lo straniero" di Anna Lisa Rollo

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di martedì 1 luglio 2025, è:

    LO STRANIERO

    di ANNA LISA ROLLO di Lizzanello (LE)

    Camminava lo straniero sulla spiaggia deserta
    guardando con sguardo curioso e aperto
    le tracce del passato, la storia incerta
    dell'umanità che quelle terre ha scoperto

    In ogni sassolino, in ogni conchiglia
    vedeva riflessa la propria anima fragile
    e si chiedeva quale fosse la sua sigilla
    quali segreti nascondesse la sua saggezza antica

    Si chinava a raccogliere i resti del mare
    osservando con attenzione la loro forma contorta
    e si sentiva parte di quel mondo senza confini
    dove il tempo si era fermato, senza fretta né sorta

    Lo straniero si sentiva a casa, in quel luogo sospeso
    dove le onde cantavano melodie ancestrali
    e nel profondo del suo cuore sapeva di essere inviato
    a scoprire il segreto nascosto di quei detriti immortali

    Così continuava il suo viaggio sulla spiaggia di Isaca.
    Con la certezza di essere parte di un grande mistero
    lasciando dietro di sé solo il suo passo straniero
    ma portando con sé il sapere di un mondo senza confini e pensiero.

       

    Recensione

    Questa poesia ci accompagna lungo un cammino silenzioso, dove la solitudine non è mancanza ma spazio fecondo di rivelazione. La figura che si muove sulla spiaggia, osservando con sguardo partecipe ogni frammento lasciato dal mare, ci offre l’immagine di un’anima in ascolto, pronta a riconoscere in sassi e conchiglie i segni di un legame profondo e antico.


    Il testo di Anna Lisa Rollo vive di piccole illuminazioni: il gesto di chinarsi a raccogliere ciò che il mare restituisce diventa un atto di umiltà e di ricerca. Ogni oggetto trasportato dalle onde pare custodire un segreto, e la poesia ci mostra come la bellezza possa annidarsi proprio nelle forme contorte, nell’imperfezione che racconta storie passate.


    Non c’è fretta in questi versi, che si dilatano in un tempo sospeso, dove persino il confine tra uomo e natura sembra dissolversi. Lo straniero diventa allora figura universale di chi si interroga sul proprio posto nel mondo, trovando risposta in un canto che non appartiene solo al mare ma a una memoria collettiva, forse persino cosmica.


    La chiusa ci riconduce al cammino, a quell’“Isaca” che risuona come un’eco di terre lontane e mitiche. Ma più che approdo, appare una nuova partenza: la conoscenza raccolta lungo la riva non è un punto d’arrivo, bensì un soffio che spinge oltre, verso altri lidi, altri misteri. Così la poesia si fa viaggio dentro e fuori di sé, lasciando un segno lieve, come il passo di uno straniero sulla sabbia.

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