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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Forse un giorno" di Silvia Lisena

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di sabato 21 giugno 2025, è:

    FORSE UN GIORNO

    di SILVIA LISENA di Cornaredo (MI)

    Forse un giorno,
    per caso,
    ci siederemo sulla riva
    e parleremo.
    Il suono delle nostre voci
    si mischierà a quello del mare
    e le nostre risate
    saranno l’eco
    dello stridio dei gabbiani.
    Poi,
    nel tempo in cui sarà possibile
    distinguere l’orizzonte dal cielo,
    ci alzeremo
    e silenziosamente ce ne andremo.
    E le impronte dei nostri piedi
    sulla sabbia
    – i nostri piedi che hanno permesso
    l’incrocio dei nostri cammini –
    lentamente saranno cancellate
    dall’onda che avanza
    e che disperatamente
    trascinerà con sé il calco
    nell’abisso.
    Il passante che si ritroverà
    ignaro spettatore
    di questo mostruoso evento,
    si meraviglierà
    rabbrividendo
    davanti al peso effimero
    della vita.

       

    Recensione

    C'è un'attesa fragile che attraversa l'intero componimento, un "forse" che non è indecisione ma apertura alla possibilità. Il tono è intimo, pacato, quasi timido, e ad accompagnarlo è lo scenario del mare, luogo senza tempo in cui l’umano si misura con ciò che lo supera. Le parole scivolano leggere, immerse nel ritmo naturale delle onde e nel verso acuto dei gabbiani, come se il linguaggio stesso volesse confondersi con l’elemento.


    La spiaggia non è solo sfondo ma specchio dell’interiorità: lì si consuma un incontro tanto semplice quanto profondo, e proprio perché semplice, destinato a svanire. Le orme lasciate nella sabbia, poi cancellate dall’acqua, diventano immagine eloquente della nostra transitorietà. Eppure, in questo movimento, non c’è dramma, solo accettazione.


    Silvia Lisena riesce a tenere insieme delicatezza e profondità senza forzature. La scrittura è misurata, affidata a versi che lasciano spazio al silenzio, alle pause. Verso la fine, l’apparizione improvvisa di un osservatore esterno – un passante – introduce uno scarto narrativo che apre la scena a un’altra prospettiva, quasi a ricordare che ogni frammento di vita può diventare, anche per caso, occasione di stupore e rivelazione.


    È proprio nell’effimero, nel suo peso imprevisto, che la poesia trova la sua verità. Quella verità che, pur scivolando via, resta impressa – non dove l’occhio guarda, ma dove l’anima ricorda.

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