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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Gelide lancette" di Anna Lucia Santilli

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di martedì 17 giugno 2025, è:

    GELIDE LANCETTE

    di ANNA LUCIA SANTILLI di Pratola Peligna (AQ)

    Ho visto
    un uomo seminare
    il prato della vita,
    un altro calpestare
    l’aiuola di un cuore.
    Il cielo scurirsi velocemente.
    Ho sentito
    un vento freddo
    che bisbigliava
    a erbe e fiori.
    Nessuno
    è riuscito a guardare
    le vecchie lancette dell’orologio,
    gelate in un attimo dal vento.
    Ormai,
    in disuso da tanto tempo
    cercano di lasciare un segno
    per dare un senso
    a quel poco
    o del non abbastanza
    che ci rimane.
    Intanto tutti
    continuano a tirare avanti
    nel solco dell’esistenza,
    con un sorriso mesto
    e una nenia infinita,
    piangendo le fuga del tempo.

       

    Recensione

    In questi versi si respira un’atmosfera rarefatta, sospesa tra un’osservazione lucida del mondo e un dolore trattenuto, che trova espressione in immagini tanto semplici quanto incisive. La poesia si muove con passo leggero ma deciso, accompagnando il lettore in un paesaggio interiore dove la natura diventa specchio dell’animo: un prato seminato, un’aiuola calpestata, il cielo che si oscura.


    C’è un’intuizione acuta del tempo come presenza impalpabile ma implacabile, simboleggiata da quelle “gelide lancette” che si fermano, non per guasto meccanico, ma per un soffio gelido, quasi a dire che il tempo stesso può smettere di scorrere quando viene meno il calore dell’umano sentire. Eppure, quelle lancette – seppure “in disuso” – continuano a cercare, a interrogarsi sul proprio significato, a voler incidere una traccia.


    Anna Lucia Santilli costruisce una poesia che si lascia leggere come un frammento di riflessione universale: sull’agire umano, sulle sue contraddizioni, sul senso che ciascuno cerca in ciò che resta. Il tono non è mai patetico, ma composto; la malinconia non cede alla disperazione, si fa canto sommesso, quasi una preghiera che accompagna il “sorriso mesto” e la “nenia infinita” di chi, pur consapevole della fugacità, continua il suo cammino.


    A dare forza al testo è anche il ritmo spezzato e la disposizione essenziale dei versi, che accompagnano lo sguardo del lettore tra pause cariche di significato e immagini che affiorano come frammenti di memoria. L’effetto complessivo è quello di un silenzio che parla, un’eco interiore che si posa dolcemente sulle cose e le attraversa con delicatezza.

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