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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Quell'attimo" di Rita Venturelli

Poesia del giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di lunedì 10 febbraio 2025, è:

    QUELL'ATTIMO

    di RITA VENTURELLI di Orvieto (TR)

    Improvviso
    come folgore
    squarcia la notte
    e si fa giorno…
    Irruento
    come acqua
    dall’alveo dirompe
    e tutto sovrasta e travolge
    Violento
    come raffiche impazzite
    infuria nell’aria
    e sbatte infissi
    frange vetri
    spegne lumi
    spezza tronchi
    resta voli,
    turba,
    trascina, scompiglia, stravolge…
    Uccide!
    È l’attimo di non ritorno.

       

    Recensione

    La poesia cattura con intensità un momento di rottura, un istante improvviso e irreversibile che sconvolge l’ordine delle cose. Fin dai primi versi, Rita Venturelli utilizza immagini potenti e incisive per descrivere la natura travolgente di questo attimo, paragonandolo a fenomeni naturali inarrestabili: il fulmine che squarcia il buio, l’acqua che esonda impetuosa, il vento che si scatena con violenza.


    La struttura del componimento, basata su versi brevi e spezzati, contribuisce a creare un ritmo rapido e incalzante, quasi a voler riprodurre l’inesorabilità dell’evento descritto. L’uso di termini forti come "sovrasta", "travolge", "sbatte", "frange", "spezza", genera una sensazione di caos e distruzione, amplificando il senso di precarietà e fragilità di fronte a una forza più grande di noi.


    Il culmine della poesia si raggiunge nell’ultimo verso con la parola "Uccide!", un termine netto e definitivo che non lascia spazio a esitazioni o interpretazioni alternative. Qui si percepisce tutta la drammaticità di quell’attimo fatale, che segna un punto di non ritorno e trascina con sé ogni cosa.


    Il linguaggio asciutto e incisivo, unito alla costruzione in climax, rende il componimento estremamente efficace nel trasmettere l’imprevedibilità e l’ineluttabilità di certi momenti della vita. La poetessa non descrive solo un evento distruttivo, ma lascia spazio a una riflessione più ampia sulla vulnerabilità umana di fronte alla forza del destino, alle svolte improvvise che cambiano tutto in un istante.


    Una poesia d’impatto, capace di coinvolgere il lettore e trascinarlo in un vortice di emozioni, lasciandolo con una sensazione di inquietudine e consapevolezza della potenza di un singolo momento.

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    Commenti all'articolo

    • catanpaolo

      10 Febbraio 2025 - 17:20

      Una poesia fulminea come i versi e i verbi che irrompono nel paesaggio

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