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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Vagare" di Sergio Batildi

Poesia del giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di martedì 21 gennaio 2025, è:

    VAGARE

    di SERGIO BATILDI di Gallarate (MI)

    Nel fumo dell'incenso e luci soffuse,
    Due anime vagano, lontane dal chiasso, in cerca,
    nel vuoto della notte,
    la solitudine si anima senza pietà,
    Separando i sogni dall'eternità.
    In un mondo di illusioni, di cammini senza fine.
    Hai fatto lo scambio, eroi per fantasmi,
    L'aria calda d'estate, per la brezza fresca d'inverno.
    Vorrei che tu fossi qui, nell'oscurità che ci avvolge,
    Due anime perse, in un mare di stelle.
    Anno dopo anno, sullo stesso terreno errante,
    Le vecchie paure ancora ci tormentano
    nel canto del tempo, risuona l'eco del passato,
    Siamo qui, insieme, nel nostro viaggio.
    Nelle due anime perdute, la luce si fa strada,
    E speranza e amore ci guideranno, in questa giornata.

       

    Recensione

    La poesia si immerge in un paesaggio di solitudine e introspezione, dove il tema centrale è la ricerca di un significato profondo nel corso del tempo e attraverso l’oscurità. L'autore, con delicatezza, dipinge un'immagine di due anime vaganti, immerse in un universo di vuoto e separazione, ma anche di desiderio e speranza. La figura delle "due anime" che si muovono lontane dal "chiasso" suggerisce una fuga da una realtà opprimente, una ricerca di pace e di comprensione in un mondo di illusioni.


    Le immagini sensoriali, come il "fumo dell'incenso" e "luci soffuse", contribuiscono a creare un'atmosfera quasi onirica, mentre la solitudine che "si anima senza pietà" enfatizza il contrasto tra il desiderio di connessione e il distacco che permea la notte e l'esistenza. Il tema del "viaggio" che ritorna nel testo diventa una metafora del percorso umano, un cammino che attraversa il passato e le sue cicatrici, rappresentato attraverso le "vecchie paure" e l'eco del tempo che risuona incessante.


    L'autore gioca con le opposizioni tra estati calde e inverni freschi, simbolizzando i cambiamenti e le scelte che segnano il corso della vita, come lo scambio tra "eroi per fantasmi". Nonostante il percorso tortuoso e la presenza del dolore, la poesia si conclude con una nota di speranza, suggellando l'idea che l'amore e la speranza possano, alla fine, illuminare la via. Il finale in cui si afferma che "la luce si fa strada" è un messaggio di fiducia nel futuro e nell'importanza del legame tra le due anime, che restano unite nel loro cammino.


    Sergio Batildi esplora con profondità emotiva la solitudine, il passato e la possibilità di rinascita, in un'opera che risuona di una bellezza struggente e di una ricerca di speranza in un mondo spesso incerto.

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