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rubrica poetica
21 Dicembre 2024 - 06:00
La rubrica settimanale "controVerso" è dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è deciso di raccogliere in questa pagina le più belle poesie che di volta in volta vorrete inviare.
Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato sul quotidiano Buonasera in edizione cartacea, digitale e online nella apposita sezione, dovrà:
Ogni settimana tre poesie, tra quelle più significative, saranno scelte, recensite e pubblicate nella rubrica "controVerso" sull'edizione cartacea e digitale del sabato e visibili online la domenica mattina dalle ore 9:00.
Altre, invece, verranno selezionate e pubblicate esclusivamente online come "Poesia del Giorno" sul sito web di Buonasera24.it e sui canali social.
Le tre poesie pubblicate sabato 21 dicembre sono:
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Porterò la mia fetta d’azzurro
nel bagaglio per terre straniere.
Mi farà da cuscino, ogni giorno,
nell’asprezza di lunghi sentieri.
Darà forza al respiro, speranza,
quando il viaggio diventa più greve.
Tratterrò nel velluto di quel fazzoletto
i ricordi che il tempo sfarina
ed i sogni.
Mi farò massaggiare dal suo dondolio…
Sarà cuna, cassetto, sarà un piccolo tetto
vestito di tegole chiare.
di Daniela Solarino di Roma
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Recensione
La poesia è un delicato racconto di viaggio interiore, in cui il bagaglio si carica di simboli e memorie, diventando il rifugio di chi affronta l'incertezza del cammino. L'azzurro, scelto dall'autrice come elemento centrale, diventa un compagno di viaggio che trasmette una sensazione di conforto e speranza. Il "pezzo d'azzurro", infatti, non è solo una parte del mondo esterno, ma una forza che si traduce in un rifugio emotivo per chi percorre "terre straniere". Ogni passo del cammino è accompagnato dalla protezione di questo elemento, che si fa quasi una carezza, una forza gentile nei momenti di difficoltà. La poesia gioca con l'immagine del bagaglio, simbolo di ciò che portiamo con noi, custode di ricordi e sogni. In un continuo alternarsi di immagini, il "velluto" e il "dondolio" fanno vibrare la memoria e l'anima, mentre l'idea del "piccolo tetto" richiama il desiderio di protezione e sicurezza. La poetessa riesce a restituire un senso di intimità, lontano dalla durezza del mondo esterno, e trasforma ogni oggetto, ogni simbolo in un rifugio che offre calore, speranza e forza. La poesia diventa così un riflesso di un percorso umano che è anche ricerca, sogno e ricordo, un viaggio che non è mai solo fisico ma anche emotivo. Con eleganza, la poetessa costruisce uno spazio di sensazioni e di silenzi, in cui lo "spicchio d'azzurro" diventa, nel suo piccolo, un mondo intero da custodire.
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Nella fortezza mi sento al sicuro,
nessun attacco nemmeno un siluro,
mi avvolge un tramonto bello,
audace come un amante forte e tenace.
E son capace di parlare alle stelle,
raccontar loro le cose più belle!
Scordo il sapore del calice amaro,
accarezzo ciò che è più caro.
L'alta vetta con il suo splendore
un gradevole vento
fa soffiare sul cuore,
un brivido di sgomento
mi ha appena sfiorato
ma se chiudo gli occhi
l'ho già dimenticato.
di Maria Catapano di Alba Adriatica (TE)
Recensione
La poesia dipinge un quadro di rifugio e introspezione, in cui la forza e la bellezza si intrecciano in un'esperienza di elevazione emotiva. Il "sicuro" rifugio offerto dalla "fortezza" suggerisce un luogo protetto, lontano da ogni minaccia, che consente alla poetessa di confrontarsi con l'universo, "parlando alle stelle". L'immagine del tramonto, definito "bello" e "audace", offre uno scenario che avvolge il lettore in una potenza che è carica di emozione. Le parole scorrono con leggerezza mentre la poetessa supera il passato, simboleggiato dal "calice amaro", rimpiazzato dal valore dei legami più autentici e dalla bellezza di ciò che è "più caro". La "vetta alta" emerge come simbolo di un traguardo raggiunto, un punto di vista privilegiato che porta con sé la bellezza, ma anche una sensazione di vulnerabilità, come il "brivido di sgomento" che sfiora il cuore. Il vento che accarezza il cuore aggiunge un ulteriore strato di intimità, facendo percepire l'esperienza come qualcosa di tangibile, che tocca fisicamente l'anima. L’explicit suggerisce una consapevolezza di sé che lascia andare il disagio e abbraccia la serenità. La poesia offre un senso di pace e di distacco dalle difficoltà, come se ogni difficoltà potesse essere superata con la forza della riflessione e del tempo.
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Un pensiero vago dolce e amaro
rifiorisce nella mia mente
spuntando dal niente.
Un’immagine, un profumo,
una canzone tira fuori
ogni emozione
ed è proprio così
che inizia il mio viaggio
in un tiepido giorno di maggio.
Mentre sono qui ad esplorare me stessa.
Assaporo questa ventata di aria fresca.
E lì mentre rifletto
ho forti emozioni nel petto.
Rifletto su quello che c'è,
su quello che c'è stato
e quello che è stato perduto.
E mi chiedo perché
tutto questo è accaduto.
All'improvviso compari tu
fiore della mia mente
che resterai per sempre assente.
di Lucia Chetta di Taranto
Recensione
I versi esplorano con delicatezza la natura dei ricordi e delle emozioni. Il pensiero "vago dolce e amaro" che rifiorisce nella mente dell'autrice diventa il punto di partenza per un viaggio interiore, innescato da un'immagine, un profumo o una canzone. La semplicità delle immagini utilizzate - il tiepido giorno di maggio, la ventata di aria fresca - crea un'atmosfera intima e riflessiva, in cui la poetessa si immerge in un'auto-esplorazione. La riflessione si snoda tra il presente, il passato e ciò che è stato perduto, con una profondità che suscita forti emozioni nel petto. La domanda "perché tutto questo è accaduto" risuona come un'inchiesta universale sulla natura delle esperienze vissute. L'apparizione improvvisa di una figura cara, descritta come il "fiore della mia mente", sottolinea l'assenza dolorosa di qualcuno che non potrà mai essere dimenticato. La poesia si distingue per la sua capacità di trasmettere sentimenti complessi con parole semplici, offrendo al lettore uno spaccato sincero e toccante del mondo interiore dell'autrice.
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Testata: Buonasera
ISSN: 2531-4661 (Sito web)
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