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Acquedotto Pugliese, ecco i progetti per Taranto. Le foto

Le attività sono mirate a rispettare gli equilibri dell’area e riguardano acqua, aria, suolo, rumore, flora, fauna e habitat, dicono da AQP

Il dissalatore del progetto Acqua per Taranto è un’opera pensata per integrarsi con il territorio di cui sarà al servizio. Per questo, dopo il rilascio del Provvedimento autorizzatorio unico regionale (Paur), il prossimo passo è il monitoraggio ambientale preliminare. Le attività sono volte a fotografare lo stato dei luoghi prima della realizzazione dell’impianto, una soluzione ecosostenibile, progettata per fornire nuova acqua potabile a “chilometro zero”, che si affiancherà al risanamento delle reti e al riuso per affrontare gli effetti della crisi climatica. Le analisi ex ante proseguiranno per circa tre mesi e saranno seguite da altri monitoraggi durante il cantiere e dopo l’avvio dell’opera.

A spiegarlo è AQP: «Le attività interessano acqua, aria, suolo, rumore, flora, fauna e habitat. Sul fiume Tara, in particolare, dopo i monitoraggi eseguiti in fase progettuale, sarà attivata per la prima volta un’osservazione sistematica e continuativa, così da seguire nel tempo lo stato di salute del corso d’acqua. In mare, i controlli comprenderanno analisi chimiche e biologiche delle acque e dei sedimenti, oltre a studi sugli organismi marini. Anche la qualità dell’aria e i livelli di emissioni acustiche saranno costantemente verificati, mentre campagne dedicate permetteranno di monitorare la biodiversità, documentando con rigore scientifico la presenza e l’evoluzione delle specie vegetali e animali».

«L’impianto di dissalazione, alimentato al 100% da energia rinnovabile, fornirà acqua potabile a 385 mila cittadini», viene evidenziato. «Non saranno realizzate opere sul fiume: l’impianto utilizzerà infatti una presa esistente da molti anni di Acque del Sud. Il deflusso del Tara continuerà a essere garantito e l’acqua residua del processo di dissalazione, simile a quella già presente nel fiume e nel suo sbocco naturale, sarà compatibile con l’ecosistema marino. Inoltre, l’area del fiume sarà oggetto di interventi di riqualificazione ambientale, che comprenderanno il miglioramento degli accessi all’acqua e del tratto di pista ciclabile che costeggia il Tara, così da restituire alla comunità spazi più fruibili e valorizzati».

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