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Aqp, il primo Report Innovazione: meno prelievi dall’ambiente e 24 progetti per il futuro dell’acqua

Dal gemello digitale della rete idrica agli smart meter, fino al dissalatore di Taranto in arrivo nel 2026: AQP punta su ricerca e cooperazione internazionale per affrontare il cambiamento climatico

BARI - Un vero e proprio manifesto per il futuro dell’acqua. È il primo Report Innovazione e Attività internazionali presentato da Acquedotto Pugliese (AQP), che mette in fila risultati concreti e strategie pensate per fronteggiare una delle sfide più urgenti del nostro tempo: il cambiamento climatico.

Il documento illustra come tecnologie avanzate e collaborazione internazionale possano diventare strumenti decisivi per una gestione sostenibile della risorsa idrica. “Il futuro dell’acqua è oggi – ha dichiarato il presidente Domenico Laforgia –. Le soluzioni migliori per garantire risorsa a una terra che ne è naturalmente priva sono innovazione ed esperienza condivisa”.

Laforgia ha sottolineato un dato significativo: negli ultimi anni AQP è riuscita a soddisfare il fabbisogno di 4 milioni di cittadini prelevando dall’ambiente oltre 115 milioni di metri cubi d’acqua in meno rispetto al 2009. “È come se avessimo costruito un nuovo invaso – ha spiegato –. Ma è indispensabile proseguire su efficienza, riuso e ricerca di fonti alternative, perché gli effetti del cambiamento climatico saranno sempre più forti”.

Il report fotografa 24 progetti innovativi già avviati: dalla Control Room di ultima generazione, inaugurata nel 2024, alle valvole intelligenti Watergy capaci di recuperare energia regolando portata e pressione; dalla fattoria acquaponica di Castellana Grotte, prima in Europa, dove pesci e verdure crescono grazie al riuso delle acque depurate, fino ai 240 mila smart meter già attivi che monitorano in tempo reale consumi e anomalie. L’obiettivo è arrivare entro pochi anni a 1 milione di contatori intelligenti.

Un capitolo importante riguarda il dissalatore di Taranto, il primo in Puglia, che dal 2026 diventerà una fonte alternativa capace di garantire acqua potabile ecosostenibile a 385 mila abitanti del versante ionico.

Il lavoro di AQP si colloca sempre più in una dimensione internazionale: l’azienda è tra i promotori dell’International Water School, collabora con atenei e centri di ricerca come il Politecnico di Bari e il CMCC, ed è parte di reti europee e mondiali come Aqua Publica Europea, Institut Méditerranéen de l’Eau e, prima italiana, il World Water Council.

Un impegno già testimoniato dalla partecipazione alla Conferenza ONU sull’acqua di New York del 2023 e all’EU Green Week del 2024. “L’acqua non conosce confini – ha concluso Laforgia – e con il Mediterraneo divenuto hotspot del cambiamento climatico è fondamentale condividere le migliori pratiche”.

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