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Tesori nascosti

Temporary Art, il nuovo volto del MArTA

Il Museo Archeologico Nazionale di Taranto sempre più attrattivo

Al Museo Archeologico Nazionale di Taranto, si è svolta la conferenza stampa della direttrice del MArTA, Stella Falzone che ha presentato - in anteprima - le nuove proposte allestitive della struttura museale.

In premessa, non poteva certo mancare un riferimento ai dati di affluenza di tutto rispetto: ben 5.159 visitatori tra la Domenica delle Palme e la Domenica del 7 aprile.  Stella Falzone è quindi entrata nel merito parlando del grosso lavoro in progress che si sta realizzando all’interno del MArTA, per rendere il museo tarantino sempre più “attrattivo”.

Ecco i 5 capitoli più importanti:

  1. TEMPORARY ART: un progetto che restituisce luce, dopo anni di buio, ai tesori nascosti del MArTA.  La Temporary Art è un contenitore fluido, in uno spazio dinamico come la hall di ingresso del Museo (mai vista così bella e attraente in tanti anni che frequentiamo il Museo, ndr). La grande vetrina d’ingresso esporrà ciclicamente alcuni dei circa 6mila (!) reperti custoditi nei 4 depositi.

Insomma, è davvero un’opera di “riemersione” che sottolinea la ricchezza di questo sito che da Viola in poi ha saputo raccogliere, custodire e preservare. Senza il MArTA tutto questo si sarebbe potuto perdere, finendo per alimentare il mercato illegale che dalla fine dell’800 fino agli inizi degli anni ‘90 ha caratterizzato la ricerca archeologica in Puglia.

  1. L’HO SCELTO PER VOI. In questo nuovo spazio espositivo anche la stessa community del MArTA potrà diventare protagonista grazie all’iniziativa “L’ho scelto per voi”. Ogni mese infatti, il Museo Archeologico Nazionale di Taranto proporrà una selezione di alcuni reperti dei depositi, e il più votato dal pubblico conquisterà uno spazio da protagonista nelle vetrine di ingresso della “Temporary Art”.
  2. ART IN PROGRESS. Nell’ottica dell’arricchimento delle collezioni rientra anche il progetto in fase di completamento dell’Art in Progress, che di fatto propone nell’esposizione permanente (con circa 16mila reperti - ndr) anche manufatti in oro che erano conservati nei depositi, e ricolloca al centro dei percorsi e alla pubblica fruizione importanti testimonianze archeologiche riportate in patria dal Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC). Tra questi anche il famoso cratere a volute con scene d’Oltretomba restituito dal Paul Getty Museum di Malibù (320 a.C. circa) e ora esposto al I piano del Museo accanto al Cratere del Pittore di Dario.

L’altra novità importante che riguarda l’esposizione sarà quella che pone in risalto la valenza internazionale del MArTA.

  1. REPERTI IN VIAGGIO:Attualmente almeno 100 reperti del Museo Archeologico Nazionale di Taranto sono in importanti esposizioni in Cina, America Latina e in mostre in Italia e in Europa. Si tratta di ambasciatori del nostro patrimonio e del territorio di cui andare particolarmente fieri.”

I cartelli “Reperti in viaggio” esposti nelle vetrine testimoniano i percorsi di cultura che il MArTA è in grado di segnare, riportando al centro dell’attenzione internazionale anche l’importante attività di scambio con altri territori e altre culture.

  1. MArTA CAFE’. Tra le novità presentate ufficialmente stamattina anche gli spazi già allestiti del MArTA Caffè. Ieri si è chiusa la fase della manifestazione d’interesse per gli operatori commerciali che potranno prestare questo servizio– commenta la direttrice – e contiamo, pertanto, nei prossimi mesi di arrivare all’assegnazione di questo spazio caffetteria, dove arte e gusto si fondono per una nuova experience multisensoriale che migliorerà anche la stessa fruizione del museo.

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