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Taranto e libri

Presentato "Taranto oltre le mura"

La narrazione di una città in transizione

Presentato nello splendido scenario della sede del Dipartimento Jonico dell’Università di Bari, il libro “Taranto oltre le mura” Relazioni, Legalità, Servizi Cultura, curato da Giovanni Battafarano, il senatore scrittore che così stigmatizza: “Taranto è da tempo una città industriale scontenta di esserlo. Per questa ragione, essa si è rimessa in moto e cerca di scrollarsi di dosso ogni tentazione di rassegnazione”. Interessanti le parole di Tiziana Grassi “sul crinale di una narrazione statica e mutilante, lo stigma  di città dell’industria ha finito per offuscare la ricca panoramica  delle buone pratiche messe in atto dalla società civile”.

Alla presentazione hanno partecipato – tra gli altri – il Magnifico Rettore dell’Università di Bari Aldo Moro, Stefano Bronzini e il Direttore del Dipartimento Jonico in Sistemi Giuridici ed economici del Mediterraneo, società, ambiente e culture di UniBa, Paolo Pardolesi.

Giovanni Battafarano ha curato la redazione del volume insieme ad un team di players di tutto rispetto. L’incipit è dello stesso Battafarano con “I protagonisti della transizione” seguito  dalla giornalista Tiziana Grassi con “La nuova narrazione di Taranto”. Nel libro Carla Sannicola parla di “Taranto dalla città industriale alla città relazionale. Relazioni sociali, generazionali, territoriali. Restanti e ritornanti”.  Seguono Antonio Morelli con “Il territorio di Taranto, un diritto violato” e Nunzio Leone con “la Pubblica Amministrazione: relazione e cittadinanza”.  “Una periferia nel centro di Taranto. Le voci, le critiche, le idee” è il tema dell’intervento di Marina Luzzi. E ci sono anche Angelo Cannata con “rovesciare la piramide, la rinascita che c’è già” e Ylenia Gallo con “La città storica tra identità e trasformazione”. Francesco Potì scrive di “i giovani nel mondo della transizione. Profili di un’Amministrazione Giusta: il valore dell’Università” e Nunzia Piccinni parla di “Taranto: cultura dell’accoglienza e accoglienza della cultura”. Intervengono anche Luigi De Rosis con “introspezioni e retrospettive sul presente meridionale” e Rossella De Gregorio con “Arte e territorio”. Chiude l’editore Piero Massafra con “il fatto e il da farsi, insomma un’agenda per Taras Tarentum Taranto”.

Insomma – per dirla con le parole di Giovanni Battafarano - un libro che nasce dall’interazione di persone, di generazioni diverse e con esperienze diverse, accomunate dall’obiettivo di promuovere un discorso pubblico orientato al rinnovamento e all’ottimismo dell’intelligenza. Un libro che parla  del rapporto di Taranto con la grande industria nel suo divenire, dall’entusiasmo dell’avvento al disincanto odierno. Di una strategia per l’inclusione. E parla anche del ruolo della politica, delle organizzazioni sindacali e datoriali, dell’associazionismo, del terzo settore, dell’Università, della cittadinanza attiva. Si può parlare anche a Taranto del diritto alla felicità”?

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