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SPECIALE FESTIVITà

Natale di viaggi e ritorni, la Puglia riscoperta dagli europei

Il Sud torna centrale nei desideri di viaggio tra identità, clima mite e cultura

Speciale Festività

Tra luci, tradizioni e città d’arte, Bari e Brindisi conquistano le ricerche di fine anno

Le luci si riflettono sulle pietre chiare dei centri storici, l’aria profuma di mandorle tostate e agrumi, i passi risuonano lenti tra vicoli che custodiscono secoli di storie. Il Natale in Puglia non è soltanto una stagione, ma un’atmosfera che avvolge città e paesi, un tempo sospeso in cui tradizioni antiche e desiderio di scoperta tornano a incontrarsi. Ed è proprio in questo scenario che, anche per la fine del 2025, la regione si conferma tra le mete più cercate e desiderate dai viaggiatori europei.

Secondo le analisi elaborate dal motore di ricerca voli Jetcost.it, le ricerche di viaggi per il periodo compreso tra il 26 dicembre 2025 e il 4 gennaio 2026 hanno registrato un incremento del 10% rispetto all’anno precedente.

Un dato che racconta la voglia diffusa di partire, di salutare l’anno che finisce lontano da casa, affidandosi a luoghi capaci di offrire clima mite, ricchezza culturale e accoglienza.

In questo contesto, l’Italia si posiziona come secondo Paese più ricercato in Europa, preceduta solo dalla Spagna e davanti a Francia, Portogallo e Regno Unito.

All’interno di questo flusso, la Puglia emerge con forza. Non solo come destinazione estiva, ma come terra capace di attrarre anche durante le festività natalizie, quando i ritmi rallentano e il viaggio diventa esperienza più intima.

I dati mostrano come Bari si collochi stabilmente tra le città italiane più ricercate dagli europei: è tra le prime scelte per viaggiatori tedeschi, britannici e olandesi, e mantiene posizioni di rilievo anche per francesi, spagnoli e portoghesi. Un risultato che conferma la crescente centralità del capoluogo pugliese nello scenario turistico internazionale.

Bari, in inverno, cambia pelle senza perdere la sua anima. Le luminarie accendono corso Vittorio Emanuele e via Sparano, mentre Bari Vecchia continua a vivere nei gesti quotidiani delle sue abitanti, tra orecchiette fatte a mano e porte socchiuse che lasciano intravedere presepi domestici. La Basilica di San Nicola diventa punto di riferimento per pellegrini e visitatori, mentre il lungomare, anche nei giorni più freddi, invita a passeggiate lente, accompagnate dal suono del mare.

Accanto a Bari, cresce l’interesse anche per Brindisi, altra porta d’ingresso strategica per la regione.

I dati di Jetcost indicano la città tra le mete più cercate da turisti provenienti da Germania, Francia e Regno Unito.

Un segnale che racconta la riscoperta di un territorio spesso rimasto ai margini dei grandi flussi, ma ricco di storia, di un porto che per secoli è stato crocevia di popoli e di un centro storico che, nel periodo natalizio, si anima di eventi, mercatini e iniziative culturali.

Il successo pugliese non nasce per caso. A renderla attrattiva è una combinazione di fattori che, durante le festività, si rafforzano.

Il clima relativamente mite, rispetto ad altre aree europee, consente di vivere le città all’aperto.

L’offerta culturale, tra musei, mostre, concerti e rassegne natalizie, arricchisce il soggiorno.

La gastronomia, elemento identitario profondo, diventa esperienza da condividere, tra piatti della tradizione come cartellate, pettole e vini locali.

A tutto questo si aggiunge una ricettività alberghiera che, nei mesi invernali, offre prezzi più competitivi rispetto ad altre destinazioni europee.

La Puglia, inoltre, riesce a parlare sia al viaggiatore internazionale sia a quello italiano.

Per i turisti provenienti dal resto del Paese, Bari si colloca tra le 30 città più desiderate al mondo per trascorrere la fine del 2025, in una classifica dominata da capitali europee e grandi metropoli internazionali. Un dato che assume un valore simbolico: accanto a Parigi, Londra o Vienna, una città del Sud Italia entra stabilmente nell’immaginario dei viaggi di fine anno.

Questa tendenza racconta anche un cambiamento culturale.

Il Natale non è più solo sinonimo di grandi capitali illuminate o di mete esotiche, ma diventa occasione per riscoprire territori autentici, dove il tempo sembra scorrere diversamente.

In Puglia, questo significa attraversare borghi addobbati a festa, visitare presepi viventi, ascoltare musiche popolari che si intrecciano ai concerti nelle chiese, partecipare a riti collettivi che parlano di comunità.

Nel cuore dell’area jonica, Taranto osserva con attenzione questo scenario. La città, impegnata da anni in un complesso percorso di trasformazione, guarda al turismo culturale e destagionalizzato come a una leva possibile di rilancio.

Il periodo natalizio, con eventi, mostre e iniziative diffuse, rappresenta un banco di prova per costruire un racconto nuovo, capace di tenere insieme passato e contemporaneità.

I dati sui viaggi mostrano anche come, accanto alle città d’arte, restino forti le attrazioni verso mete di sole e mare, come le Canarie, o verso grandi destinazioni internazionali come New York, Istanbul o Dubai.

Ma il posizionamento dell’Italia, e in particolare della Puglia, dimostra che l’identità culturale, se ben valorizzata, può competere con qualsiasi scenario globale.

Il Natale pugliese, dunque, si conferma come un tempo di arrivi e ritorni. Un periodo in cui chi parte cerca calore umano oltre che climatico, autenticità oltre che svago. E tra una passeggiata sul lungomare di Bari, una cena a base di piatti della tradizione e una visita in una chiesa illuminata a festa, la Puglia continua a raccontare se stessa al mondo, trasformando le ricerche online in presenze reali, passi, sguardi e storie che si intrecciano sotto le luci di fine anno.

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