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Il caso

Rifiuti radioattivi in Puglia: interrogazione in Parlamento

Patty L'Abbate si rivolge al Ministero dell'Ambiente

Patty L'Abbate

Patty L'Abbate

I rifiuti radioattivi fanno paura alla Puglia. E' l'on. Patty L'Abbate a rivolgere una interrogazione scritta al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, guidato da Gilberto Pichetto Fratin, su questo delicato tema.

Nell'interrogazione L'Abbate ricorda che "in data 5 gennaio 2021, la Sogin S.p.A. (Società Gestione Impianti Nucleari) ha pubblicato la Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (Cnapi), individuando 67 zone ritenute idonee alla realizzazione del deposito nazionale per i rifiuti radioattivi e il parco tecnologico, destinati allo stoccaggio definitivo dei rifiuti radioattivi a bassa e media attività; successivamente, il 13 dicembre 2023, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha pubblicato l’elenco aggiornato delle aree idonee, ridotte a 51 sulla base delle osservazioni emerse durante la consultazione pubblica e il seminario nazionale, approvate dall’Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione (Isin); tra le 51 aree individuate, alcune ricadono nel territorio murgiano, che include il Parco Nazionale dell'Alta Murgia e il Parco Naturale Terre delle Gravine, contesti di elevato valore naturalistico, paesaggistico e culturale; 17 sono localizzate tra Puglia e Basilicata, incluse quattro zone che comprendono il triangolo delle Murge tra Bari, Matera e Taranto (Gravina, Altamura, Matera, Laterza)".

Gilberto Pichetto Fratin

"La proposta di individuazione di aree idonee nel territorio murgiano ha sollevato numerose perplessità e una ferma opposizione da parte delle comunità locali, degli enti territoriali e di numerosi stakeholder" ricorda la parlamentare del Movimento Cinquestelle evidenziando come "le comunità locali, sostenute da ampie consultazioni e da una posizione unanime del Consiglio Comunale di Laterza, hanno espresso una ferma opposizione all'idea che il loro territorio possa ospitare il deposito nazionale di rifiuti radioattivi, ritenendo questa ipotesi incompatibile con il valore ambientale, paesaggistico e culturale del territorio, che già riveste una rilevanza internazionale. La normativa vigente prevede che la realizzazione del deposito nazionale sia subordinata alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS), volta a garantire la compatibilità del progetto con il contesto ambientale e socioeconomico dei territori coinvolti e permane la necessità di chiarire i criteri adottati nella selezione delle aree e le modalità con cui sono state recepite le osservazioni espresse durante il processo di consultazione".

La richiesta al ministero è "se intenda avviare un'interlocuzione con la Sogin S.p.A. al fine di adottare soluzioni alternative o escludere definitivamente il territorio delle Murge, in particolare i comuni di Altamura, Matera e Laterza, dall'individuazione come sito per il deposito nazionale di rifiuti radioattivi, in considerazione del forte dissenso espresso dalle comunità locali e del valore ambientale e culturale di queste aree" e "quali misure urgenti intende adottare per garantire la tutela delle peculiarità ambientali, paesaggistiche e produttive delle aree individuate, con particolare riferimento al Parco Nazionale dell'Alta Murgia, recentemente proclamato Geoparco Mondiale UNESCO, e al Parco Naturale Terre delle Gravine".

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