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Il Siderurgico

Melucci dice no a Urso: «Rifiuto l'invito»

Il sindaco non sarà presente alla cerimonia per il riavvio dell'Altoforno 1

Rinaldo Melucci e Adolfo Urso a Roma

Rinaldo Melucci e Adolfo Urso a Roma

Il sindaco di Taranto e presidente della Provincia, Rinaldo Melucci, non sarà presente alla cerimonia per il riavvio dell'Altoforno 1 dello stabilimento siderurgico Acciaierie d'Italia a cui sarà presente invece il ministro delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso.

Melucci - come si legge in una nota arrivata dal Comune - ha infatti declinato l'invito a partecipare. Il suo "no" il sindaco l'ha messo nero su bianco in una lettera inviata ai Commissari straordinari di Acciaierie d’Italia, a seguito dell’invito a presenziare che gli stessi commissari gli avevano formulato.

Uno degli incontri tenuti a Roma tra Urso e Melucci

Melucci non parteciperà all’evento del 15 ottobre “per rispetto verso le sofferenze della comunità ionica e con l’intento di non ingenerare alcuna confusione nell’opinione pubblica, riguardo agli sforzi istituzionali che ci vedono collaborare, come più volte ribadito in tutte le sedi, nella esclusiva direzione della radicale riconversione del ciclo produttivo dello stabilimento siderurgico di Taranto, come per altro individuato dalle politiche europee, con particolare riferimento alla decarbonizzazione sostenuta dal programma della transizione giusta” si legge nella stralci della lettera riportati nella nota. Nella quale viene specificato come però la decisione di declinare l’invito non deve far intendere che le Amministrazioni comunale e provinciale non apprezzino “il lavoro e lo spirito della attuale struttura commissariale, essendo altresì consapevoli delle difficoltà connesse agli equilibri finanziari di Acciaierie d’Italia SpA, alle attuali esigenze occupazionali e finanche all’agenda operativa della citata riconversione, in parte consentita proprio dai fondi europei” consapevoli che la necessità di garantire la continuità produttiva “possa obbligare a scelte tecniche transitorie”.

L'ex Ilva di Taranto

Melucci rievoca la necessaria riconversione industriale dello stabilimento ex Ilva che, facendo leva su un accordo di programma finalmente operativo, possa marciare grazie all’utilizzo di tecnologie moderne ed ecocompatibili al posto di “un anacronistico ed inquinante Altoforno”. 

«L’annuncio della ripartenza dell’Altoforno 1 non è soltanto un segnale sbagliato che si dà alla stessa comunità cui sono state fatte tante promesse, ma è anche una scelta devastante per la tutela dell’ambiente e della salute» ha detto Ubaldo Pagano, deputato pugliese del Partito Democratico. «L’ex Ilva non ha mai interrotto la sua produzione malgrado l’autorizzazione integrata ambientale (AIA) sia scaduta da un pezzo. Incrementare i livelli produttivi in queste condizioni, e nonostante Ispra e Arpa continuino a segnalare emissioni pericolose e inadempimenti negli interventi di manutenzione, ambientalizzazione e bonifica, può voler dire solo che si continua su una linea pericolosa per la tutela della salute dei tarantini».

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