"Il Consiglio comunale si è pronunciato sulla mozione presentata da Antonio Lenti dei Verdi per dire no al dissalatore e all'investimento di Acquedotto Pugliese sulla foce del fiume Tara. Anche in questo caso l'Amministrazione ha espresso inequivocabilmente la propria contrarietà ad un'opera che rischia di compromettere l'ecosistema di un'area preziosissima che rappresenta per i tarantini un pezzo di storia e della propria identità. Sorprende l'assenza e il silenzio dei consiglieri Lucio Lonoce ed Enzo Di Gregorio su temi che dovrebbero essere dei cavalli di battaglia dei cavalli di battaglia almeno per il nuovo corso del PD nazionale. Ma, evidentemente, per questi due consiglieri a Taranto ed in Puglia non è così".
La stoccata è contenuta in un comunicato stampa di questa mattina, 12 marzo, firmato dal presidente della Commissione ambiente Paolo Castronovi e dai consiglieri comunali Boshnjaku, De Martino e Papa, i tre espulsi dal Partito Democratico per il loro appoggio a Rinaldo Melucci, in contrasto con la posizione del loro (ex) partito. E, al di là del pure importante "no" al mega investimento per il dissalatore, opera sulla quale già nei mesi scorsi si erano registrate polemiche, quello che emerge è il nuovo fronte polemico e tutto politico che si apre nel magmatico scenario tarantino. Castronovi, Boshnjaku, De Martino e Papa si rivolgono alla Regione Puglia, affinchè "tenga conto del voto sovrano espresso dal Consiglio comunale di Taranto e riveda il proprio investimento sul dissalatore, che non può e non deve assolutamente deturpare una realtà, la nostra , già tanto vessata in termini di impatto ambientale". La Regione, va da sè, è governata da quel Michele Emiliano che oggi Melucci e la sua giunta vedono come un avversario, dopo l'idillio degli anni scorsi. E la mozione al no al dissalatore è stata presentata da Lenti, esponente di opposizione ed uno dei firmatari delle dimissioni dal notaio che avrebbero portato alla caduta dello stesso Melucci, se questo non fosse stato poi salvato dal clamoroso niet di Luigi Abbate.
I quattro firmatari della nota evidenziano anche come "su dissalatore e comunità energetiche il Consiglio comunale e l'Amministrazione Melucci hanno confermato con convinzione ed estrema chiarezza la propria posizione a favore dell'ambiente e della transizione ecologica"; Papa è il primo firmatario della mozione per la promozione delle comunità energetiche e la conversione ecologica. "Le comunità energetiche di fonti rinnovabili rappresentano uno strumento utile per perseguire la transizione energetica in coerenza con quanto previsto dal programma Ecosistema Taranto. Le CER (comunitá energetiche rinnovabili), infatti, riducono i consumi di energia e la dipendenza dalle fonti fossili, oltre che consentire un risparmio dei costi in bolletta" si legge nel comunicato.
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