Cerca

Cerca

Mitilicoltura

«Cozze, chiediamo lo stato di calamità naturale»

I consiglieri di Svolta Liberale si rivolgono all'on. Iaia ed al consigliere Perrini

Cozze in Mar Piccolo

Cozze in Mar Piccolo (foto d'archivio)

«Ondate di calore nel secondo seno del Mar Piccolo». Questa la motivazione che ha spinto i consiglieri comunali Francesco Cosa, Walter Musillo e Cosimo Festinante a chiedere l'intervento dell'on. Dario Iaia e del consigliere regionale Renato Perrini per «ottenere la dichiarazione dello stato di calamità naturale nella città di Taranto per ciò che attiene il comparto della mitilicoltura, alla luce del fenomeno della moria dei mitili, dovuta alle ondate di calore che ormai negli ultimi anni sta provocando ingenti danni al settore, mettendo in ginocchio le numerose famiglie che vivono della predetta attività».
I consiglieri di Svolta Liberale hanno "allegato" alla richiesta anche la relazione, commissionata a febbraio 2024 all'Irsa-Cnr di Taranto, dall'associazione Unione Italiana Cooperative di Taranto, «insieme con altri soggetti di rappresentanza del settore della pesca professionale, nelle cui conclusioni si evidenzia, tra l'altro, che "il settore si trova attualmente ad affrontare nuove sfide, come l'impatto delle "ondate di calore" che provocano morie estese del prodotto a causa dell'aumento repentino e prolungato delle temperature". Lo studio, infatti - spiegano i consiglieri Cosa, Musillo e Festinante - attesta la periodicità e la portata del fenomeno di rialzo termico stagionale relativo al secondo seno del Mar Piccolo, proprio per conferire un carattere di maggiore oggettività e scientificità al fenomeno citato. La condizione ambientale descritta non può che caratterizzarsi come fenomeno di "calamità naturale" secondo quanto disposto dalle normative vigenti, al fine di sostenere con un opportuno ristoro gli operatori della mitilicoltura tarantina».
«Nella circostanza chiediamo di intervenire presso l'Agenzia Regionale del Demanio per permettere ai mitilicoltori in difficoltà di ripartire i canoni concessori in corso, in modo da versare il canone in più soluzioni e non in unica rata e di intervenire presso il Ministero dello Sviluppo Economico per prevedere un utilizzo dei Fondi ex llva a favore di questa importante vertenza locale. La mitilicoltura tarantina infatti è stata oggetto nuovamente di un'ordinanza regionale correlata certamente all a presenza negli anni dello stabilimento industriale attuale Acciaierie d'Italia».
Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori