Cerca

Cerca

L'inchiesta

Masseria Vaccarella, il giallo dell'archivio storico

Tutta la documentazione sull'attività svolta venne portata all'interno dello stabilimento siderurgico e poi...

Ilva

La mappa con l'indicazione del magazzino dove sarebbe stato trasportato l'archivio del Circolo Italsider

C'è stato un tentativo, appena un anno fa, di salvare l’archivio storico del Circolo Italsider: la memoria di vent’anni di gloriosa attività svolta alla Masseria Vaccarella. Un tentativo, a dire il vero, compiuto senz’altro nella non conoscenza della fine amara che quella monumentale raccolta di documentazione avesse già fatto. Già, perché come testimoniato nella prima puntata di questa inchiesta dall’ex direttore del Circolo, Elio Donatelli, dell’archivio che dalla Masseria Vaccarella fu trasferito all’interno dello stabilimento siderurgico non v’era più traccia già negli anni immediatamente a seguire la chiusura di quel motore di arte, cultura e sport che era stata la Vaccarella.

Ma andiamo ai fatti più recenti.

Il 9 giugno del 2023, quindi esattamente un anno fa, l’ex dirigente del siderurgico, l’ingegner Biagio De Marzo, scrisse una lettera al direttore di stabilimento appena insediatosi, Vincenzo Dimastromatteo. Obiettivo: «Rintracciare, se esiste ancora, l’archivio storico del siderurgico di Taranto».

De Marzo e Dimastromatteo non sono fra loro sconosciuti. Sono stati colleghi in quello stabilimento. E De Marzo a preservare la storia che si è sviluppata dentro e fuori il recinto del siderurgico ci tiene e anche parecchio. Storia che è anche quella di migliaia di lavoratori che si sono sacrificati per l’acciaio di Stato e di persone di intelletto, come Giuseppe Francobandiera, storico direttore del Circolo Italsider-Vaccarella, che al lavoro aveva voluto affiiancare la costruzione di un percorso culturale del quale l’intera città trasse beneficio.

«All’inizio della storia dell’Italsider - scrive De Marzo a Dimastromatteo - era sistemato (l’archivio, ndr) in una sede aziendale/sociale in città, in fondo a Corso Umberto; poi fu trasferito alla Vaccarella e da lì rientrò in stabilimento quando la Vaccarella, rifiutata dai Riva, passò in gestione ai sindacati». De Marzo spiega di aver già avviato delle ricerche: «Ne ho parlato invano con Marasciulo, l’antico bibliotecario. Ieri pomeriggio, per puro caso, al Circolo ufficiali della Marina Militare, ho incontrato il geometra Massimo Perrini, un vecchio italsiderino del MEM, ancora in gamba. Ho appreso che proprio lui, all’incirca nel 1995, trasportò dalla Vaccarella in un edificio in stabilimento, quell’archivio senza sapere che fine avesse fatto dopo».

Ecco allora la richiesta che De Marzo avanza a Dimastromatteo: «Puoi autorizzare me e Perrini a fare una capatina in stabilimento, ovviamente accompagnati da vigilanza, ecc., per vedere se si trova ancora qualcosa?». Le notizie che De Marzo ha ricevuto da Perrini sono abbastanza precise: «La zona è quella dove forse c’è ancora la fontana monumentale, costruita ai primi anni ’80 dal MEM su progetto artistico di Perrini e del mio TES per la parte elettrica ed idraulica». De Marzo allega alla lettera anche la foto «della zona dove c’era anche l’edificio (deposito bombole?) dove Perrini ricorda di avere scaricato il materiale della Vaccarella».

Ma a quella lettera non segue alcuna risposta. Dal direttore Dimastromatteo e dall’azienda silenzio assoluto. Come se la memoria e la storia non servissero a nulla. 

Più fortunato, si fa per dire, fu Elio Donatelli che, preoccupato di rintracciare la voluminosa documentazione che egli stesso aveva imballato per essere trasportata dalla Vaccarella al siderurgico qualche risposta riuscì ad ottenerla: quel carico di memoria era stato miseramente divorato dai topi. Nessuno si era preoccupato di preservarlo. Come nessuno finora si è preoccupato di preservare la Masseria Vaccarella, palcoscenico di grandi eventi che ebbero come protagonisti nomi di eccellenza mondiale dell’arte, della musica, del cinema e dello sport.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori