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L'indiscrezione

La custode giudiziaria dell'Ilva possibile candidata a sindaco

Le prossime elezioni amministrative a Bari

Barbara Valenzano

L'ing. Barbara Valenzano

La custode giudiziaria dell’Ilva di Taranto, l’ingegner Barbara Valenzano, potrebbe essere candidata come sindaco di Bari alle prossime elezioni amministrative. L’indiscrezione è stata lanciata dall’edizione pugliese de La Repubblica.

«Se qualcuno me lo chiedesse, con spirito di servizio lo valuterei» dice la diretta interessata allo stesso giornale.

«Sono custode giudiziario dell’Ilva a Taranto. E ho anche scritto la direttiva sul clima in Regione. Per non parlare dei progetti di cooperazione Interreg, sulla tutela del nostro habitat e dell’istituzione del parco di lama San Giorgio, che però non è stata mai discussa» ricorda, in una intervista, la stessa Valenzano. “Dirigente regionale della Protezione civile, tre lauree (anche in economia e giurisprudenza), è la nuova tentazione della politica barese a caccia di volti da offrire agli elettori. E quello di Valenzano piace ad ambienti di nicchia ma cross over, a cavallo cioè fra i due schieramenti. Da Luigi Barnabà di Noi Moderati ad Alfonso Pisicchio di Senso Civico, dal commissario dell’Udc di Rutigliano al verde Mimmo Lomelo. Per non parlare di tutta la galassia ambientalista dell’Onda Verde, che stravede per lei. E per tacere della simpatia che nutre Antonio Vox, di Sistema Paese, che insieme con altre tre sigle sta organizzando una convention dei Liberali il 13 all’hotel Oriente: «Il suo vantaggio è che, oltre a essere competente, non è impegnata in una politica di relazione, una crosta che si distacca dalla società civile»”, scrive Repubblica.

L'ex Ilva di Taranto

«Tutta la questione ambientale non è né di sinistra né di destra ma trasversale, per l’appunto. Difendere l’ambiente significa fare in modo che i cittadini vivano meglio, mangino meglio, stiano in salute. Nessuno può più accaparrarsi questo concetto come sua prerogativa» dice ancora Valenzano nell’intervista a Repubblica nella quale aggiunge che «c’è da risolvere tutto il tema del ciclo di rifiuti: oltre a non essere stata introdotta la raccolta differenziata in tutta la città, non ci sono progetti per il riciclo. E potrei parlare anche del turismo e del commercio, che non deve essere soltanto funzionale all’acquisto ma reso luogo d’incontro perché sia competitivo con la grande distribuzione, rivedendo anche gli orari. Tutto questo andrebbe fatto con un piano ad hoc. Bisognerebbe inoltre tutelare alcuni luoghi delle periferie».

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