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La strage

Strade di sangue: sei morti in dieci giorni

Gli incidenti che funestano il Tarantino

Il terribile schianto sulla 100

Il terribile schianto sulla 100: quattro le vittime. Foto Francesco Manfuso

L’auto, una Peugeot 2008, che esce di strada e va a sbattere contro un muro, sulla strada statale 7 all’altezza di Massafra. La corsa disperata in ambulanza, con il 118, verso l’ospedale. Ma poco dopo, la morte. Donato Girardi, 77 anni, imprenditore nel settore della ristorazione, è l’ultima vittima della strage che si sta consumando da giorni sulle strade del Tarantino. Una scia di incidenti che hanno portato, nelle ultime due settimane, a sei morti ed a diversi feriti, anche gravi o gravissimi. Lo schianto costato la vita a Girardi si è verificato nella notte tra martedì 5 e mercoledì 6 dicembre. Con lui, a bordo della Peugeot, due persone di origine rumena: le loro condizioni sono apparse da subito serie, ma non sono in pericolo di vita. Sul luogo dell’incidente sono arrivati anche gli agenti della Polizia Stradale, che dovranno decifrare l’esatta dinamica dell’incidente, ed i vigili del fuoco.

Qualche ora dopo, quindi nella mattina di ieri, 6 dicembre, sulla strada provinciale 48 che collega Crispiano e Massafra lo scontro tra un autobus adibito al trasporto studenti ed un trattore. Illesi i ragazzi e l’autista del bus; gravemente ferito, invece, l’agricoltore che era alla guida del trattore, per il quale è stato necessario il trasporto in ospedale, con codice rosso. I due mezzi sono finiti fuori strada dopo la collisione. I rilievi sono stati effettuati dai Carabinieri.

Due episodi distinti, con dinamiche su cui faranno chiarezza le autorità competenti, che si inseriscono però in un contesto nel quale le strade del territorio ionico sono, negli ultimi dieci dieci giorni, teatro di una serie di sinistri terribili e forieri di lutti. Nella notte tra domenica  e lunedì nell’impatto tra due auto sulla provinciale 109, tra Pulsano e San Giorgio all’altezza dello svincolo per Faggiano, ha perso la vita una donna di 73 anni. L’anziana viaggiava insieme al marito su una Volkswagen Golf, scontratasi con una Bmw con a bordo due giovani. I tre feriti - il marito della vittima e i due giovani che viaggiavano sulla Bmw - sono stati trasportati in codice rosso all’ospedale Santissima Annunziata. Sulla stessa strada, con la stessa dinamica, a settembre era morta un’altra donna: ancora  la provinciale  109 San Giorgio-Pulsano - all’altezza di Contrada Baronia, nei pressi della zona industriale di Faggiano - aveva fatto da sfondo all’impatto tra una Lancia Y ed un’altra auto. A bordo della Lancia condotta dal marito c’era la donna, di 72 anni, che ha perso la vita.

Nella mattina di venerdì primo dicembre sulla strada provinciale 49, che collega Taranto a Statte una Lancia Y è uscita fuori strada ribaltandosi all'altezza del tubificio dello stabilimento siderurgico. Alla guida dell'auto un uomo del '55 che evidentemente, forse anche a causa dell'asfalto reso viscido dall'umidità, ha perso il controllo della vettura mentre viaggiava in direzione Taranto. Il veicolo è andato prima a sbattere contro la recinzione dello stabilimento poi è rimbalzata sulla corsia di marcia, accartocciandosi letteralmente su se stessa. Il conducente è rimasto ferito.

La serata di lunedì 27 novembre ha fatto poi registrare il drammatico episodio sulla Statale 100 in territorio di Mottola: quattro vittime, di cui tre militari dell’esercito, e due feriti gravi nello scontro tra un minivan ed una Fiat Multipla. Sulla stessa statale negli ultimi tre anni si sono registrati oltre dieci morti: una “strage di Stato” secondo le parole di Vanni Caragnano, presidente del Comitato Strade Sicure. «Esiste una missiva - le parole di Caragnano - che la Regione Puglia ha trasmesso l’8 febbraio al ministro Salvini al fine di far commissariare, e quindi far assumere carattere di priorità, all’opera di ampliamento a quattro corsie nel tratto successivo a Gioia del Colle e costruzione della rotatoria a san Basilio rimasta totalmente inevasa e questo è gravissimo». Mentre «l’opera relativa a quel tratto - ancora Caragnano - sta andando avanti ed ora è prossima alla conferenza di servizi ed il progetto è stato pubblicato, su nostre sollecitazioni il tratto successivo, e quindi quello dove hanno perso la vita quattro persone, è stato inserito nel nuovo Piano Regionale dei Trasporti della Regione Puglia; ma mancano i soldi, anche solo per averne una progettazione iniziale. Non è stato ad oggi concluso il contratto di Programma con Anas che si sarebbe dovuto chiudere il 30 giugno e quindi non ci sono ad oggi disponibilità finanziarie per nessun tipo di nuovo intervento».

Dopo la mattanza del 27 novembre, da politici di tutti gli schieramenti si sono levate parole per chiedere, sollecitare e promettere interventi di messa in sicurezza sulle arterie stradali della provincia. Ma si continua a morire.

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