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Tregua Gaza

Alle 06.00 è iniziato il cessate il fuoco

Nel pomeriggio di oggi si prevede lo scambio ostaggi-prigionieri palestinesi tra Hamas e Israele. 13 ostaggi, donne e bambini in mano ad Hamas, verranno liberate in cambio di 39 donne e di minorenni palestinesi detenuti in Israele.

Alle 06.00 è iniziato il cessate il fuoco

Nel pomeriggio di oggi si prevede lo scambio ostaggi-prigionieri palestinesi tra Hamas e Israele. 13 ostaggi, donne e bambini in mano ad Hamas, verranno liberate in cambio di 39 donne e di minorenni palestinesi detenuti in Israele. Si spera che nelle prossime il numero dei rilasci possa aumentare mantenendo le stesse proporzioni.

La sospensione temporanea delle ostilità per quattro giorni dovrebbe riguardare anche il confine settentrionale di Israele, dopo ripetuti scontri a fuoco fra l'esercito e gli Hezbollah libanesi. Ma intanto sirene d'allarme sono risuonate 15 minuti dopo l'entrata in vigore del cessate il fuoco nelle città evacuate di Kissufim e Ein Hash losha nel Sud di Israele, al confine con Gaza.

L’approvazione dell’accordo da parte del governo israeliano è arrivata dopo che, una “cellula segreta” di massimi assistenti del presidente Biden, ha lavorato incessantemente, nelle ultime settimane, con un coinvolgimento nei negoziati di Qatar, Egitto e Israele. L’accordo arriva in un momento in cui “i democratici” sono sempre più divisi sull’appoggio di Biden a Israele. Mentre il numero delle vittime civili a Gaza cresce, i sondaggi registrano la flessione costante dei consensi che il Presidente riceve sulla gestione della crisi in vista della sua campagna di rielezione. Ma l’accordo è stato anche l’ultimo esempio della crescente frattura tra la Casa Bianca e il primo ministro Benjamin Netanyahu riguardo alla schiacciante risposta di Israele agli attacchi di Hamas, che ha portato alla morte di circa 12.000 persone a Gaza. Per settimane, Biden ha cercato pubblicamente e privatamente di convincere il primo ministro a sospendere il bombardamento di Gaza per consentire l’arrivo degli aiuti umanitari e ridurre le vittime civili. L’iniziale pieno assenso di Biden al diritto di Israele a difendersi nelle ore successive agli attacchi del 7 ottobre si è evoluto in ripetuti appelli alla moderazione da parte delle forze israeliane affinché non assumesse la consumazione di una vendetta contro Gaza. France Presse riferisce di una fossa comune nel cimitero di Khan Yunis (sud della Striscia): decine di persone non identificate sono state avvolte in teli blu. Alcuni dei corpi calati nella fossa avevano le dimensioni di bambini. Fonti mediche riferiscono che a Gaza, l'esercito israeliano ha arrestato molti altri medici e, tra questi, il dottor Mohammad Abu Salmiya (direttore dell'ospedale al-Shifa). L’Idf ha chiesto l'evacuazione entro 4 ore dell'ospedale Indonesiano della Striscia. Il premier israeliano ha costantemente rifiutato di prendere in considerazione una sospensione su vasta scala delle operazioni militari israeliane a Gaza a meno che ciò non porti al rilascio degli ostaggi. Nelle ultime settimane Biden era giunto alla conclusione che per convincere Netanyahu ad accettare una sospensione dei combattimenti di un giorno, piuttosto che pause più limitate per diverse ore alla volta, sarebbe stato necessario collegare la pausa a un accordo per liberare gli ostaggi.

Una conferma in tal senso è arrivata da Walid Kilani, portavoce del movimento islamico palestinese in Libano: malgrado l'opposizione di alcune persone all'accordo, diversi fattori hanno costretto Benjamin Netanyahu ad accettarlo". Infatti, il ministro della Difesa di Israele, Yoav Gallant, ha dichiarato che questa “sarà una breve tregua” e che al suo termine i combattimenti continueranno intensamente e faremo pressione per riportare indietro altri ostaggi".

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