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Taranto, tempo d'esami

Riflettori sulle conferme. Ok Bifulco, chance per Boccadamo. Ecco chi è in bilico

Bifulco in azione

Bifulco in azione

Stratega e factotum. Il duplice incarico innovativo assegnato ad Ezio Capuano, dopo il colpo ad effetto annunciato della negoziazione e della successiva stipula di un contratto a medio-lungo termine, che lo vincolerà al Taranto per i prossimi tre anni, investe lo stesso allenatore di origini campane di una missione da sviluppare sotto l’egida della responsabilità, della continuità, della sinergia.

Reciterà un ruolo eterogeneo, Ezio Capuano: selezionerà i tasselli per correggere e rimpinguare il mosaico di un organico che la società non ha intenzione di stravolgere, agirà come un “general manager” aziendale, confidando nella potenzialità del budget destinato alla sessione di mercato inaugurale in estate. In ossequio delle norme federali, però, potrebbe incombere la necessità di ingaggiare comunque un direttore sportivo qualificato nelle sedi di Coverciano, il quale possa coadiuvare il trainer nell’individuare gli atleti funzionali al programma tattico e di accomodarsi al tavolo delle trattative: in tal caso, il presidente Massimo Giove potrebbe individuare un profilo giovane anagraficamente ed animato da aspirazioni in una piazza complicata quanto affascinante come quella ionica, poiché il rapporto con Luca Evangelisti è destinato ad interrompersi.

Dopo essere stato arruolato al fianco di Capuano nel settembre scorso, a rilevare prematuramente gli esonerati Nicola Dionisio e Nello Di Costanzo, i quali risultano ancora dipendenti del club ionico previo documento con estinzione al prossimo 30 giugno, il dirigente ed ex calciatore rossoblu ha deciso di rinunciare a quel prolungamento del suo accordo scattato automaticamente dopo il conseguimento dell’obiettivo della salvezza. Nelle settimane antecedenti, i sussurri alludevano ad una sorta di repulisti nell’area dirigenziale, propedeutica ad offrire una trasformazione attraverso l’arruolamento della figura di un “plenipotenziario” dell’intero comparto tecnico e sportivo, un profilo adatto ad assumere gli incarichi di amministratore delegato del club stesso (era circolato con insistenza il nome di Maurizio Pellegrino, reduce da un anno sabbatico dopo aver sondato proprio l’ambiente ionico ed i suoi impianti un anno fa), il quale avrebbe potuto lavorare in simbiosi con un altro allenatore (indiscrezioni piuttosto concrete suggerivano il ritorno in panchina di Giuseppe Laterza, artefice della promozione dalla serie D e debuttante sui palcoscenici del professionismo nello scorso torneo, congelato dall’esonero incassato a Monopoli). Al dil à delle valutazioni circa un’idea tattica riluttante dell’estetica e votata al pragmatismo, un metodo ribadito esplicitamente dallo stesso Capuano, le prospettive hanno subito la metamorfosi decisiva proprio dopo il successo col Pescara suggellato nel turno antecedente la Pasqua: i dialoghi fra l’allenatore ed il proprietario rossoblu si sono intensificati e sono stati propedeutici all’intenzione della proroga del patto. Le correnti di pensiero sono state già tracciate: Capuano preserverà l’ossatura efficace dell’organico che ha raggiunto la salvezza diretta, il quale non sarà sottoposto a stravolgimenti, sarà rimpinguato da un corretto equilibrio nell’approdo sia di nuovi under di spessore e di qualità, sia di elementi di esperienza, abili nelle dinamiche della categoria.

Un primo focus potrebbe coinvolgere i calciatori reclutati in occasione del mercato invernale, solitamente utile per la correzione della precarietà tattica e numerica: un’ammissione di colpe era stata confidata proprio da Capuano in occasione degli ultimi colloqui con la stampa, poiché era stato prediletto un ragionamento di prospettiva, definito come “futuristico”, nella scelta di determinate pedine poi tormentate dagli infortuni, da una collocazione centellinata, da un contributo evanescente. Un metodo di valutazione spesso azzardata: “A gennaio il Taranto si è rinforzato solo sulla carta. Situazione mai vissuta in carriera. Il mercato invernale non ha inciso, ci aspettavamo circostanze diverse, abbiamo ragionato in maniera futuristica. I giocatori ingaggiati non hanno espresso e garantito qualità”, aveva dichiarato il condottiero rossoblu.

Il reparto più depauperato, ovvero quello offensivo, non ha ottenuto il risultato auspicato: la delusione ha fagocitato sia Simone Rossetti, individuato già a fine ottobre, sia Mauro Semprini; il primo non sarà riscattato dal prestito dal Renate, mentre per il secondo, giunto dalla Lucchese, la situazione è più delicata a causa della sottoscrizione di un documento valevole sino al giugno 2025. Nessuna alterazione per Manuel Nocciolini, invece: lo scambio dei centravanti attuato col Giugliano riporterà alla base il giovane Giuseppe Lamonica, stimato da Capuano per l’evoluzione di maturità (non è escluso che rientri nei piani). Aspettative decisamente più confortanti hanno riguardato Alfredo Bifulco: il talento di mediatore dalla cintola in su, l’ispirazione fra le linee e la propensione a riempire l’area di rigore ed a provare la conclusione sono doti esplose nel corso delle settimane determinanti. L’ex esterno offensivo prelevato dalle fila del Padova potrebbe non solo rispettare il termine dell’intesa fissato per giugno 2024, ma anche anelare alla rimodulazione della stessa. E se l’autoctono Antonio Boccadamo, esaltato per la sua versatilità sulle corsie, è oggetto di riflessione positiva (il vincolo si scioglierebbe il prossimo 30 giugno), dilemma e rimpianto sono afferenti a Luca Crecco: i traumi fisici non hanno permesso all’estroso centrocampista approdato dal Pescara di elargire prestazioni determinanti e costanti, le sue apparizioni sono state intermittenti e la zona nevralgica non ha potuto beneficiare dell’invocata imprevedibilità tattica. Il contratto di Crecco scade nell’estate 2025: il calciatore sta garantendo sul suo recupero atletico, ma le meditazioni sono d’obbligo.

Enigmatica la sorte di Giacomo Sciacca: emigrato dal Foggia, pronto a compensare con le sue gesta le defezioni in una linea difensiva praticamente intoccabile, votato al sacrificio come “braccetto” in entrambi i poli destro e sinistro, è in possesso di un accordo sino alla chiosa dell’attuale stagione agonistica. Apparizioni centellinate sono state quelle di Nicolò Canalicchio (difensore di scuola Ternana, prelevato dalla Sammaurese), di Francesco Citarella (classe ’03 proveniente dalla Gelbison), di Giacomo Finocchi (ex Olbia) e di Tommaso Alejandro Fontana (italo-venezuelano ingaggiato a fine febbraio): la loro avventura potrebbe concludersi naturalmente il 30 giugno prossimo.

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