Cerca
La tassa sui rifiuti
17 Maggio 2023 - 06:41
Tari, aumenti e polemiche
I dati sono quelli di uno studio condotto dalla Uil. E per una volta che Taranto è tra le top 10 in Italia - il capoluogo ionico è al nono posto - c’è poco da stare allegri, visto che parliamo di quanto è “pesante” la Tari, la tassa sui rifiuti, sul cui aumento nelle scorse settimane ci sono state aspre polemiche. Peggio di Taranto in Puglia fa Brindisi, che è seconda a livello nazionale; e in tutte le città capoluogo pugliesi la Tari è aumentata rispetto al 2021, con la significativa eccezione di Bari.
«Viviamo un momento storico complicatissimo» commenta Emanuele Ronzoni, segretario nazionale organizzativo e commissario straordinario Uil Puglia «con un’inflazione altissima, i costi energetici in costante aumento e i salari e le pensioni bloccate da anni. La stangata sulla Tari è l’ennesima mazzata per tante famiglie pugliesi già in ginocchio. Costi altissimi peraltro ingiustificati se rapportati alle grandi carenze nel servizio di raccolta e trattamento dei rifiuti a cui assistiamo in tanti centri della nostra regione». «Come in altri settori strategici – spiega Ronzoni – manca visione e programmazione. L’ultimo piano dei rifiuti non risolve affatto i problemi dello smaltimento e del trattamento dei rifiuti in Puglia, gli impianti latitano e le iniziative per incrementare la raccolta differenziata sono ancora inefficaci. E intanto il conto, salatissimo, è pagato dalle famiglie pugliesi. Anche su questo tema sarebbe importante un confronto serio con le parti sociali, invece come per altre questioni fondamentali per il territorio ci ritroviamo dinanzi al fatto compiuto: un salasso insostenibile per lavoratori e pensionati pugliesi».
«In valori assoluti, nel 2022» illustra Ivana Veronese, segretaria confederale Uil «il costo maggiore si registra a Pisa con 519 euro medi l’anno a famiglia; a Brindisi si versano 518 euro; a Genova 489 euro; a Benevento 481 euro; a Messina 476 euro; Catania 475 euro; a Siracusa 472 euro; ad Agrigento 471 euro; a Taranto 459 euro e a Trapani 457 euro». In coda a questa speciale classifica, invece, «si paga decisamente meno a Belluno, 169 euro l’anno a famiglia; a Novara 174 euro; ad Ascoli Piceno 181 euro; a Macerata 182 euro; a Pordenone 186 euro; a Brescia 187 euro; a Trento 189 euro; a Firenze 194 euro; a Vercelli 197 euro e a Udine 204 euro».
A livello nazionale tra il 2018 e il 2022, ovvero in 5 anni, la tassa sui rifiuti è aumentata mediamente del 7,7%, mentre nell’ultimo anno, rispetto al 2021, l’aumento è stato pari allo 3,7%.
Tra il 2021 e il 2022 sono 65 le città capoluogo di provincia che hanno aumentato la tassa. «Le famiglie italiane hanno versato in valori assoluti nel 2022, per la tariffa rifiuti, 325 euro medi, a fronte dei 313 euro del 2021 e dei 301 euro versati nel 2018» dice ancora Veronese citando lo studio del Servizio Lavoro Coesione e Territorio Uil che ha elaborato i costi in 107 città capoluogo di provincia. Il campione si riferisce ad una famiglia composta da quattro componenti con una casa di 80 mq e reddito Isee di 25 mila euro. Nelle città in cui è in vigore la tariffa puntuale (Tarip/Taric) si è fatto riferimento agli “svuotamenti minimi” e le tariffe sono comprensive dell’Iva 10%. La Tari è comprensiva del tributo provinciale ambientale. Nello specifico - commenta la segretaria della Uil - tra il 2021 e il 2022 a Potenza si registra un aumento pari all’85,9%; a Fermo del 57,3%; a Cosenza del 42,2%; a Taranto del 29,9%».
«Dai dati scaturiti dallo studio, si evince che non c’è soltanto il tema dal caro bollette elettriche e del gas che pesano sui consumi delle abitazioni, ma anche il tema delle tariffe della raccolta dei rifiuti solidi urbani. Tariffe che pesano sul bilancio delle famiglie, soprattutto nel Mezzogiorno, dal momento che tra le prime dieci città dove la Tari è più alta, otto sono ubicate in quest’area del Paese. Rimane intatto - commenta Veronese - il tema dell’efficienza e dell’efficacia del servizio che ha bisogno di investimenti nelle infrastrutture inerenti al ciclo integrato dei rifiuti. A tal fine - conclude la Segretaria della Uil - vanno accelerati gli investimenti del Pnrr e dei fondi della coesione europei e nazionali che riguardano il ciclo integrato dei rifiuti».
I più letti
Video del giorno
Testata: Buonasera
ISSN: 2531-4661 (Sito web)
Registrazione: n.7/2012 Tribunale di Taranto
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Piazza Giovanni XXIII 13 | 74123 | Taranto
Telefono: (+39)0996960416
Email: redazione.taranto@buonasera24.it
Pubblicità : pubblicita@buonasera24.it
Editore: SPARTA Società Cooperativa
Via Parini 51 | 74023 | Grottaglie (TA)
Iva: 03024870739
Presidente CdA Sparta: CLAUDIO SIGNORILE
Direttore responsabile: FRANCESCO ROSSI
Presidente Comitato Editoriale: DIEGO RANA