Italia Viva e Democrazia Cristiana hanno scelto Bitetti

Si allarga la coalizione del candidato sindaco del centrosinistra, Piero Bitetti. Negli ultimi giorni altri due partiti hanno aderito alla sua proposta politica: Italia Viva e Democrazia Cristiana.

Per quanto riguarda il partito di Matteo Renzi, martedì 22 aprile si è tenuto un incontro del coordinamento provinciale alla presenza del vice presidente nazionale, Davide Faraone e dell’ex ministra Teresa Bellanova. Si è discusso delle prossime elezioni regionali e delle elezioni amministrative di Taranto che, appunto, vedranno Italia Viva a supporto del candidato sindaco del centro sinistra Piero Bitetti. «Saremo impegnati - ha dichiarato Davide Faraone, vice-presidente di Italia Viva - per la costruzione di una coalizione riformista di centro-sinistra che miri a guidare la città di Taranto e la regione Puglia».

In precedenza era stata la Democrazia Cristiana a dihciarare il proprio appoggio a Bitetti.

«La Democrazia Cristiana - si legge in una nota congiunta dello stesso Bitetti e del commissario regionale della Dc, Michele Tucci - scende in campo al fianco di Piero Bitetti, ufficializzando la propria adesione alla coalizione di centrosinistra in vista delle elezioni amministrative del 25 e 26 maggio prossimi. Una scelta condivisa e deliberata all’unanimità al termine di un intenso confronto interno che ha coinvolto iscritti, candidati e dirigenti del partito. Negli ultimi giorni, il dialogo tra la DC e il candidato sindaco Bitetti si è consolidato attorno a una visione comune per il futuro della città, basata su concretezza, ascolto e responsabilità. L’adesione alla coalizione nasce dalla piena condivisione dei principali punti programmatici, in particolare lo sviluppo economico e occupazionale, la riqualificazione urbana della Città Vecchia e delle zone più fragili, e un forte impegno per la ricucitura del tessuto sociale, duramente compromesso da anni di crisi e disuguaglianze. «Abbiamo riconosciuto nella proposta politica di Piero Bitetti e della coalizione di centrosinistra la risposta più seria e credibile alle esigenze della nostra comunità – affermano dalla Democrazia Cristiana –. Vogliamo contribuire attivamente con idee, energie e responsabilità alla costruzione di un’amministrazione capace di guardare oltre l’emergenza, puntando su coesione sociale, legalità e partecipazione». La Democrazia Cristiana si prepara a offrire un contributo fattivo alla campagna elettorale e al futuro governo della città, rimanendo fedele ai propri valori storici e alla volontà di costruire una Taranto più giusta, viva e inclusiva».

Nel frattempo il Partito Democratico ha tenuto una conferenza, alla presenza del candidato sindaco, durante la quale sono stati illustrati i punti principali del programma elettorale in vista delle prossime elezioni amministrative. «I circoli - le parole del segretario cittadino Giuseppe Tursi - sono stati i protagonisti di questo lavoro di sintesi affinché venisse fornita alla coalizione del centro sinistra un contributo di alto livello e che rispondesse alle vere esigenze del cittadino».  Le priorità al centro dell’impegno del Pd e di Bitetti sono il decoro urbano, la tutela dell’ambiente e la sicurezza dei cittadini, con l’obiettivo di costruire una Taranto più vivibile, moderna.

Il candidato sindaco intanto si è soffermato sulla questione degli scrutatori: «Come il candidato del centrodestra Luca Lazzaro, in un mio precedente intervento pubblico avevo chiesto l’azzeramento delle società partecipate per garantire la giusta trasparenza e correttezza della campagna elettorale in corso. Luca Lazzaro aggiunge giustamente la questione della Commissione Elettorale Comunale e della nomina degli scrutatori, e auspica che la selezione avvenga esclusivamente per sorteggio tra gli iscritti all’albo, con priorità per i cittadini disoccupati. Sono molto d’accordo e aggiungo un suggerimento circa il metodo: chiedo al commissario straordinario del Comune, dottoressa Perrotta, di procedere con un avviso pubblico per acquisire la disponibilità da coloro che sono già iscritti all’albo privilegiando appunto le persone senza occupazione». ‎

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