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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"L'amore" di Laura Bernini

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di sabato 2 agosto 2025, è:

    L'AMORE

    di LAURA BERNINI di Firenze

    L’amore è un intreccio di mani pulsanti
    e calde di fuoco d’Anima,
    cuori uniti da ali d’argento e d’oro.
    È fusione tra fasce di luci cosmiche.
    Dita che si sfiorano con un’emozione vibrante
    che creano uno specchio d’acqua
    e riflessi di vite passate e presenti.
    Venti colorati che soffiano nella stessa direzione.
    È un orizzonte di pace dove alzarsi in volo.
    È cura.
    È un abbraccio avvolgente che protegge.
    È una tribù che danza a piedi nudi
    sulle terre bagnate da piogge sussurrate in preghiera.
    Menti che creano spirali d’intesa,
    senso di appartenenza.
    È sentire con una forza tremante
    un fior di loto nel petto,
    dolore e gioia nello stesso momento.
    Incoronare con foglie profumate
    l’anima dell’altro,
    e insieme
    camminare verso l’infinito.

       

    Recensione

    Questa poesia sembra nascere direttamente da un cuore che sente forte, che guarda all’amore come a qualcosa di sacro e istintivo, un’energia primordiale e insieme delicata. Non ci sono storie da raccontare, né volti precisi da descrivere: qui l’amore viene colto nella sua forma più pura e universale, come se l’autrice ne stesse dipingendo l’essenza, tratteggiandola con immagini che sanno di natura, ritualità e bellezza ancestrale.


    Ogni verso è una visione, un’immagine che rimanda a qualcosa di arcaico e misterioso, ma allo stesso tempo vicinissimo, familiare. Le mani pulsanti, le ali d’argento e d’oro, il fiore di loto nel petto… sono simboli potenti che parlano al corpo e allo spirito insieme. L’amore qui non è solo sentimento: è gesto, respiro, rito. È qualcosa che attraversa il tempo, che si nutre di vite passate e presenti, che fonde il dolore e la gioia senza separarli.


    C’è una dimensione tribale, quasi sciamanica, in alcune immagini: la tribù che danza sotto la pioggia, le spirali d’intesa tra le menti, l’incoronazione con foglie profumate… Tutto questo dà alla poesia un respiro collettivo, come se l’amore fosse anche appartenenza, riconoscersi l’uno nell’altro, celebrare il legame come si fa in un rito antico e necessario.


    Eppure, nonostante l’intensità simbolica, il tono resta delicato, mai pesante. È come una preghiera laica, fatta a piedi nudi, che non chiede e non spiega: semplicemente mostra. In questo sta forse la sua forza più grande — nel modo in cui riesce a farci sentire qualcosa di profondo, senza doverlo dire a voce alta. Una poesia che non pretende di definire l’amore, ma che lo abita. E ce lo lascia addosso, come un profumo che resta nella memoria.

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