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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Ero Armida" di Federica Simonetto

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web del giornale Buonasera.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Taranto Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno di giovedì 18 gennaio 2024 è:

    ERO ARMIDA

    di Federica Simonetto di Conselve (PD)

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    Nell’inverno nervoso
    recingo
    un ricordo
    intruso
    in un orcio,
    mi abituo alla seta
    e al tabarro rozzo.

    Ma ora chi mi protegge?
    Nessuno.

    Sono sola al capitello!

    Ero Armida
    prima d’esser
    genuflessa
    alla vita.

       

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    Recensione

    La poesia di Federica Simonetto presenta un’atmosfera intensa e suggestiva attraverso l’uso di immagini e simboli. L’autrice esplora l’esperienza personale e riflettere su un passato che ha plasmato la sua identità attuale.

    Il primo verso, “Nell’inverno nervoso”, crea immediatamente un’atmosfera intensa, suggerendo un periodo difficile o tumultuoso. L’uso del termine “nervoso” trasmette un senso di agitazione emotiva o turbolenza. Il motivo del ricordo intruso racchiuso in un orcio, unito all’abituarsi alla seta e al tabarro rozzo, può essere interpretato come un processo di adattamento e accettazione di esperienze passate, anche se contrastanti e eterogenee.
    Il passaggio successivo, “Ma ora chi mi protegge?/ Nessuno./ Sono sola al capitello!”, crea un senso di solitudine e vulnerabilità. La protagonista sembra essere in uno stato di abbandono o mancanza di supporto, e il riferimento al “capitello” suggerisce una sorta di isolamento.

    La dichiarazione “Ero Armida/ prima d’esser/ genuflessa/ alla vita” è potente e profonda. Armida, un personaggio mitologico spesso associato a forza e bellezza, diventa il simbolo di un tempo in cui la poetessa era in piedi e potente prima di piegarsi alla vita, probabilmente riferendosi a momenti di difficoltà o cambiamento.
    La poesia analizza la fragilità, la solitudine e il cambiamento, utilizzando immagini suggestive e simboli forti. L’uso della prima persona accentua il tono personale della poesia, coinvolgendo il lettore in un viaggio emotivo attraverso le esperienze della poetessa. L’ombra del femminicidio non è solo un’ombra. Tutt’altro.

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