Nuovo appuntamento con i pomeriggi culturali al Crac Puglia, il Centro di Ricerca Arte Contemporanea in corso Vittorio Emanuele II nr. 17 (ex Convento dei Padri Olivetani): giovedì, 31 marzo, alle 18, Annapaola Petrone Albanese presenterà la sua silloge poetica dal titolo “Le mie tarantelle” (Buona Stampa, Ercolano, 1993). Con la nota studiosa e operatrice culturale, già presidente dell’associazione Amici dei Musei di Taranto, dialogherà Annalisa Adamo, presidente dell’associazione #Ante Litteram, organizzatrice degli incontri insieme insieme a Fondazione Rocco Spani Onlus e Comitato per la Qualità della Vita di Taranto. LA SILLOGE Tema centrale della raccolta poetica di Annapaola Petrone Albanese “è il bisogno di parlare a questa mia città”, ovvero a Taranto. Il dialogo verterà sulla scia delle liriche, raccolte dall’autrice dal 1958 al 1993. «La piccola realtà chiusa nei miei cassetti – scrive l’autrice nella presentazione della silloge – ha origine dai gesti e dagli affetti, dalle consuetudini e necessità ed è il riverbero ideale della comunicazione che ho con tutti ogni giorno, quel parlare con gli altri che la poesia diventa nel prendere corpo dalla vita. E in un tempo bruciante – continua l’autrice – per ciascuno di accomodamenti non sempre facili (…) mi è sembrato talvolta che i versi mi consentissero di comprendere il pensiero comune e stabilissero non dichiarate corrispondenze (…)”. Il volume è di grande attualità ed incontra la “memoria storica” di Taranto con un raffinato e rigoroso linguaggio poetico. Interverrà la giovane attrice, Valery Vinzi che declamerà alcune poesie di Annapaola Petrone Albanese. Seguirà focus sull’artista, Emanuele De Giorgio al quale interverrà Silvano Trevisani. Pittore, incisore ed intellettuale nato a Grottaglie nel 1916 e deceduto a Taranto nel 1983, De Giorgio è stato un artista e uomo del sud, tenace e consapevolmente votato ad un costante confronto con la marginalità in cui ogni esperienza artistica della sua terra rischiava di precipitare. Ha esposto in numerose mostre nazionali ed è stato promotore a Taranto, dagli anni ‘50 agli anni ‘70 di sei importanti Biennali di incisione di caratura internazionale. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Si accede muniti di mascherina e green pass.
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