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Cinemarcord

Totò, Peppino e… il pubblico d’oggi nella rassegna tarantina de “La bottega delle idee”

Successo di pubblico per l'iniziativa che ha accompagnato il numeroso pubblico in un viaggio tra le vicende dei grandi attori

La proiezione del film

La proiezione del film

TARANTO - Da dove deriva il nome “Pappagone”, il nome del simpatico protagonista di scenette del sabato sera anni sessanta in Rai? Come si chiamava il coprotagonista preferito da Totò? Quale fu la commedia che determinò la rottura fra i fratelli De Filippo? Il dissidio fu insanabile? Queste e tante altre curiosità sono state soddisfatte nel secondo appuntamento a cura de “La bottega delle idee” di “Cinemarcord” sulle grandi coppie tra palcoscenico e cinepresa, domenica scorsa, 9 novembre, dedicato a Totò e a Peppino De Filippo, nell’elegante scenario del foyer del Teatro Orfeo, salotto d’antan, fra quadri, libri sugli scaffali, sculture e arredi simil d’epoca.

A far gli onori di casa a un pubblico insolitamente folto, visto il maltempo imperversante della mattinata, c’erano Luciano De Giorgio, patron del teatro di via Pitagora e Luigi Calabrese, presidente de “La bottega delle idee”. Vassoi di ottimi cornetti e thermos di latte e caffè bollenti hanno provveduto a consolare spiriti nonché stomaci.

Ciro Borrelli, autore del libro “Peppino De Filippo, tra palcoscenico e cinepresa” (non poche le copie vendute a fine mattinata) e il critico cinematografico Domenico Palattella hanno condotto mano a mano i presenti in un viaggio tra le vicende dei grandi attori. In particolare Borrelli si è intrattenuto sui tre fratelli De Filippo, Titina, Eduardo e Peppino, partendo, agli albori del secolo scorso, dall’esordio con la compagnia Molinari fino alla costituzione di una propria, mietendo tanti successi sui palcoscenici di tutta Italia.

La rottura fra i Peppino ed Eduardo si consumò soprattutto con il celebre “Natale in Casa Cupiello”, quando il secondo volle aggiungere il terzo atto dal tono drammatico, che il primo non avrebbe assolutamente voluto. La riconciliazione si ebbe negli ultimi momenti di vita di Peppino, che volle al capezzale del letto il fratello, prima di congedarsi da questa vita. Si è parlato anche dell’ottima performance televisiva di Peppino De Filippo, nei primi anni Sessanta chiamato a presentare “Scala Reale", la grande gara televisiva fra cantanti che sostituì Canzonissima. In questo spettacolo, fra l’altro, Peppino dette vita allo strampalato e divertentissimo personaggio di Pappagone (dal nome di una particolare prugna coltivata nel Napoletano), con il suo famoso intercalare “Eccheqquà”.

Successivamente Borrelli e Palattella sono passati a illustrare i film realizzati dalla ditta De Filippo, soprattutto “Ferdinando I Re di Borbone”, con un cast di attori dal livello oggi irripetibile, fino ad arrivare, nella terza parte della rassegna, ai grandi successi cinematografici di Totò e Peppino. Totò evidenziava sempre che per le battute strapparisate prendeva spunto proprio dalla incredibile verve di Peppino, come si evince per esempio da “Totò, Peppino e la…Malafemmina” e da “Totò, Peppino e i fuorilegge”. La proiezione di spezzoni di lavori teatrali e cinematografici dei grandi artisti hanno intervallato le interessanti esposizioni per il gran divertimento del pubblico.

Prossimo appuntamento di “Cinemarcord” sarà per domenica 14 dicembre, sempre nel foyer dell’Orfeo alle ore 10,30, con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, con la presentazione del libro “Soprassediamo! Franco e Ciccio Story”, di Giordano Lupi. E può darsi che, in concomitanza delle festività natalizie, “La bottega delle idee” proponga il bis dell’incontro su Fernandel e Gino Cervi che tanto successo ha riscosso durante il primo appuntamento della rassegna.

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