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TELEVISIONE

La serata di Rai1 si accende di noir: il ritorno di Ricciardi

Trama, cast e anticipazioni della terza stagione della fiction tratta dai romanzi di de Giovanni, girata in parte nella Città Vecchia di Taranto: Lino Guanciale alle prese con un duplice omicidio nella Napoli del 1933

Lino Guanciale nei panni di Luigi Alfredo Ricciardi

Lino Guanciale nei panni di Luigi Alfredo Ricciardi

Mancano solo poche ore al momento che milioni di telespettatori attendono: il via della terza stagione de "Il commissario Ricciardi". La fortunata serie, fedele trasposizione dei romanzi di Maurizio de Giovanni, riprende la sua marcia questa sera, lunedì 10 novembre, in prima serata su Rai 1 con inizio alle 21:30, pronta a immergere nuovamente il pubblico nelle atmosfere dense, oscure e profondamente umane della Napoli fascista degli Anni Trenta.

La fiction, in parte girata nella Città Vecchia di Taranto, è una collaudata coproduzione Rai Fiction - Clemart srl e vede ancora una volta al centro della scena il volto enigmatico e tormentato di Lino Guanciale, diretto dal regista Gianpaolo Tescari. Quattro nuovi episodi promettono di alzare l'asticella del dramma investigativo e sentimentale, toccando nodi cruciali del destino del suo protagonista.

"Per mano mia": un Natale macchiato di sangue

Il debutto è affidato all'episodio "Per mano mia", un titolo che preannuncia un'indagine in cui la sfera personale rischia di scontrarsi drammaticamente con la giustizia.

Sinossi: si avvicina il Natale, la città è allestita a festa, ma il commissario è chiamato ad indagare sull’omicidio del Capitano Garofalo delle Milizie Fasciste portuali e di sua moglie. Sono stati trovati accoltellati in casa da una coppia di zampognari a cui la signora aveva dato appuntamento.

Ricciardi ed Enrica, intanto, cominciano a frequentarsi con la benedizione del padre della ragazza. Sono felici, innamorati, se non fosse che il commissario non si decide a presentarsi in casa Colombo per affrontare la madre di Enrica e rendere ufficiale il loro fidanzamento.

“La terza stagione lascia parlare i personaggi con una libertà che li solleva sopra il quotidiano per sfiorare temi vitali e sensibili – si legge nelle note di regia - Penso alle toccanti parole di Bambinella sulla povertà, alle profonde considerazioni teologi­che di don Pierino sulla confessione e alle riflessioni disperate di Modo su miseria e malattia. In questi episodi la musica di Napoli vibra con toni e armonie diverse: il significato delle sta­tuine nella cosmogonia del Presepe, la follia natalizia con i suoi appun­tamenti imprescindibili, le dinamiche di potere tra i disperati e i potenti o i corrotti. Napoli, meraviglia demoniaca. Qui la macchina stritolante del Fascismo splende nella sua assenza di etica. La carriera nei Servizi, la doppia morale nei rapporti personali, il cini­smo e il disprezzo della vita umana edificano una trama criminosa apparentemente illogica. Eppure, la chiave che permette di illuminare il buio di Napoli è proprio Napoli, cui Maurizio de Giovanni innalza un inno accorato: la città è una ragnatela di rapporti, una rete sotterranea di connessioni paren­tali, amicali, lavorative, quasi biologiche, attraverso le cui maglie nulla può passare inosservato”.

Una scena tratta dalla serie tv "Il commissario Ricciardi"

Il cast

Ecco gli attori protagonisti di questa terza serie e i rispettivi ruoli: Ricciardi, Lino Guanciale; Maione, Antonio Milo; Dr. Modo, Enrico Ianniello; Livia, Serena Iansiti; Enrica, Maria Vera Ratti; Garzo, Mario Pirrello; Lucia Maione, Fabrizia Sacchi; Bambinella - Adriano Falivene; Falco, Marco Palvetti.

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