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IL RICONOSCIMENTO

Al tarantino Danilo Leone il Premio Internazionale Satyrion per l’Archeologia

Il riconoscimento gli è stato assegnato per il suo trentennale impegno nella ricerca subacquea, con una particolare attenzione al patrimonio culturale e al dialogo tra i popoli del Mediterraneo

Il prof. Danilo Leone

Il prof. Danilo Leone

di Giovanna Bonivento

L’impegno archeologico quasi trentennale del tarantino Danilo Leone, docente di Metodologia della Ricerca Archeologica all’Università di Foggia ed archeologo subacqueo, è profondo come il mare al quale dedica e profonde (voluto bisticcio di parole) studi, ricerche, progetti rivolti non solo ai reperti ma all’umanità, soprattutto dei pescatori, che nel mare trova la sua ragione di vita (progetto presentato a Taranto e molto apprezzato FISH&CHIPS). Mette in contatto paesi divisi (in realtà uniti) dal mare Adriatico, non dimenticando il dialogo importantissimo fra la ionica Taranto e Corfù come palesano, a saperle ben leggere, anche le Colonne Doriche di Piazza Castello, simbolo (nella forma peculiare dei capitelli) di quei contatti.  Ci fa capire che il mare non divide i popoli ma li unisce col suo cuore palpitante, i suoi doni e che il grande kolpos Golfo di Taranto (Mare Ionio) quale grembo materno di civiltà greche va ricordato e tutelato soprattutto oggi se minacciato nella sua bellezza e paesaggio.

E’ questa la motivazione che quale membro del comitato scientifico del premio ho dedicato a Danilo Leone cui va il Premio Internazionale Satyrion per l’Archeologia, XXVI Edizione, la cui cerimonia è in programma al Teatro comunale Fusco di taranto (in via Giovinazzi) venerdì, 12 settembre, con inizio alle ore 20.

Posso aggiungere che l’infaticabile professore Unifg Danilo Leone, tarantino di nascita, ha fatto dell’intera Puglia, sia terrestre che costiera, il suo centro di ricerca, dando prestigio internazionale all’Università di Foggia con focus mirati a valorizzare anche Taranto.

Non si contano le attività didattiche ed istituzionali nel territorio tarantino, la direzione del Museo Archeologico Narracentro di Palagiano e l’essere membro del consiglio di amministrazione del MarTA con Eva Degli Innocenti dal 2016 al 2020, nonché della Soprintendenza Nazionale al Patrimonio Subacqueo con Barbara Davidde: una manna dal cielo date le numerose iniziative in progetti, dedicati al mare ed alla sua Taranto tra cui la Giornata di Studi: Archeologia, storia e architettura a Taranto. Cantieri di ricerca. Giornata di Studi (Taranto 5 maggio 2022); dottorato in Patrimoni archeologici, storici architettonici e paesaggistici mediterranei: sistemi integrati di conoscenza, progettazione, tutela e valorizzazione.

Gli stretti rapporti tra Taranto e Corfù

Sento ancora l’eco e la bella impressione lasciate nel museo di Taranto alla presentazione, seguita al MarTA dalla scrivente per conto dell’associazione Kerameion, del progetto FISH&CHIPS. Profumo di pesce e  patatine fritte? Che centrano le patatine fritte con l’archeologia? Niente, dato che chips significa anche circuiti integrati e sono i circuiti inter costieri da una sponda all’altra del Mare Adriatico, tra Ionio e Grecia, perché il Mediterraneo non divide ma unisce i popoli, è via di comunicazione.

Danilo Leone ha messo in pratica questo pensiero che gli antichi conoscevano e che è ancora denso di sviluppi per la nostra città se saprà cogliere gli imput verso un’economia basata sulla cultura del mare.

Il docente premiato al Satyrion ha messo in stretto contatto gli approdi di Taranto e Corfù e le coste di Puglia e Grecia: per i Tarantini eredi di Sparta fondamentale legame. E’ stata una tappa importante Il Convegno tra Adriatico e Ionio. Beni culturali e sviluppo del territorio, con intervento dal titolo: Il progetto internazionale Fish and C.H.I.P.S. Patrimonio, Identità e Comunità (Taranto, 29-30 ottobre 2019) seguito da Coastal Environments of Corfu, Cultural Heritage & Local Communities, con intervento dal titolo: Taranto wetlands and their exploitation-Mar Piccolo ecomuseum (Corfù, Thursday 14 November 2019, Ionian University - Department of History, Amphitheater 1), con Maria Turchiano.

Riprendo la bella immagine dei pesci nella rete: Danilo Leone ha saputo pescare benissimo nel mare della ricerca ispirata al mondo marino.

Il FISH&CHIPS Fisheries and Cultural Heritage, Identity and Participated Societies è stato un fiore all’occhiello degli studi di Danilo Leone: un progetto di cooperazione transfrontaliera finanziato dal Programma Interreg V-A Grecia-Italia 2014-2020; protagonisti il mare, la pesca, le tradizioni marinare valorizzando il patrimonio archeologico e culturale dell’area di Taranto in Puglia e dell’isola di Corfù in Grecia, creando opportunità concrete di diversificazione delle attività economiche delle comunità di pescatori e di destagionalizzazione turistica (Università di Foggia, Dipartimento di Studi Umanistici capofila, Regione Puglia, Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio e la Confcommercio Imprese per l’Italia-Taranto; sul lato greco il Dipartimento di Storia dell’ Università delle Isole Ionie e l’Eforato delle Antichità di Corfù. Partner associati il Museo Nazionale Archeologico di Taranto MarTA l’associazione dei Pescatori di Petritis Corfù).

Basta recarsi a piazza Castello ed ammirare i capitelli con profilo carenato delle colonne doriche per cogliere il senso architettonico del rapporto tra Taranto e Corfù che tanto ha dato alla nostra città e si auspica darà ancora; nel museo archeologico di Corfù è esposta la moneta tarantina con Taras e il delfino trovata in una tomba dell’isola greca: è la prova tangibile dei contatti, sentire e identità mediterranea comuni a chi si affaccia all’Adriatico ed allo Ionio; in Sardegna ne hanno colto il valore presentando la conferenza Taranto. Ecomusei, comunità, identità. Il progetto FISH&CHIPS, nell’ambito del ciclo di seminari del “Laboratorio di Progettazione di itinerari culturali” (Cagliari, 01.06.2020). Organizzato da Università di Cagliari.

L’impegno internazionale

Nel delineare questo nostro ritratto scientifico dell’archeologo Danilo Leone ricordiamo alcune sue missioni di scavo a livello nazionale ed internazionale che ancor più ne evidenziano il suo profondo rapporto col mare: scavi subacquei di Ustica 2003-2005 (Università di Foggia, Archeologia Viva, direzione: prof. Giuliano Volpe), nel 1994-1995 nell’Isola di Port Cros, Var, France, diretti dal dott. L. Long (DRASSM di Marsiglia) e dallo stesso prof. G. Volpe (Università di Bari).

Nel 2019 l’International Conference in Management of accessible Underwater Cultural and Natural Heritage sites porta a tappe  fondamentali per la gestione del patrimonio sommerso: Dive in blue growth con intervento dal titolo Change behaviour and raise awareness about the Adriatic’s underwater treasures as common goods: the UnderwaterMuse Project (Athens, Greece 16-18 October 2019, Acropolis Museum Auditorium), con Rita Auriemma, Carlo Beltrame, Ivanka Kamenjarin, Ivan Šuta, Maria Turchiano e Sense and Sustainability International Conference on Archaeology and Tourism con intervento dal titolo The underwater heritage at the challenge of the valorization and accessibility: the UnderwaterMuse Project, (Zagreb, Croatia 6-10 May 2019, Archaeological Museum), con Rita Auriemma, Carlo Beltrame, Maria Turchiano, Ivan Šuta, Ivanka Kamenjarin.

La promozione del patrimonio culturale e dei territori pugliesi condotta nel 2020 con tecnologie immersive come responsabile scientifico del progetto I.M.P.A.C.T (Immersive Technologies to Promote Apulian Cultural Heritage and Territory) ha di nuovo rivolto la sua ricerca sulle Wetlands o terre bagnate (territorio più bagnato ed umido di Taranto non si può con la bellezza di ben due mari e fiumi e sorgenti n.d.r.!) come partecipe al rilevante progetto di ricerca  PRA-HE 2021 “W.H.E.T.-Wetlands: Humans and Environment in Transition-Concorso per attività di ricerca in “Raccolta, analisi e georeferenziazione di data set disponibili sugli assetti paleo ambientali delle zone umide di Taranto e del Golfo di Manfredonia; costruzione ed implementazione di un WebGIS di progetto per l’archiviazione, la gestione, la visualizzazione e l’analisi dei suddetti data set” come ricaviamo dal ricchissimo CV che porta altre prove della rilevanza di questo studioso tarantino docente Università di Foggia  coordinatore scientifico del gruppo di lavoro per la realizzazione e infrastrutturazione dell’Ecomuseo del Mar Piccolo di Taranto. Partner: Università di Foggia, MArTA, ConfCommercio, Regione Puglia.

Componente dell’Unità di Ricerca dell’Università di Foggia nel PRIN 2019 Food and S.T.O.N.E.S. Food and Ships, Trade, Objects, Networks, Economy, Society (responsabile scientifico: Sauro Gelichi). Università di Venezia, Verona, Trento. Vogliamo continuare?

Partecipe al progetto internazionale UNDERWATERMUSE Cooperation Programme INTERREG V A CBC Italy-Croatia Programme 2014-2020. Capofila: ERPAC, Regione Friuli Venezia Giulia. Partners: Università Ca’ Foscari Venezia; Javna Ustanova Za Razvoj I Koordinaciju Splitsko Dalmatinske Županije Rera S.D.; Grad Kaštela; Regione Puglia. Sfida affascinante: rendere visibili a tutti i reperti sommersi; segue infatti il

Convegno Deguwa-IPR XXVI Conference, con intervento dal titolo: The “invisible” heritage to the challenge of the valorization: the UnderwaterMuse Project (8 maggio 2021), con Rita Auriemma, Antonella Antonazzo, Carlo Beltrame, Elisa Costa, Ivanka Kamenjarin, Claudia Pizzinato, Ivan Šuta, Maria Turchiano, Giuliano Volpe.

 Membro  dell’équipe di ricerca internazionale e multidisciplinare del progetto “AdriAtlas” (Atlas informatisé de l’Adriatique antique), coordinata dal prof. F. Tassaux (Université Bordeaux Montaigne) e finalizzata a creare un atlante informatizzato delle evidenze storico-archeologiche dell’area adriatica dall’Antichità all’Alto Medioevo.

Responsabile scientifico nel 2011 del Progetto PUGLIA STORIE DI MARE, Itinerari nella cultura, storia, tradizioni, paesaggi del mare, coordinato dal Dipartimento di Scienze Umane, Legambiente, Consorzio Torre Guaceto-Porto Cesareo, finanziato dalla Regione Puglia, Assessorato al Turismo: un insieme di iniziative diverse tra cui MAREA con Università di Foggia, del Salento, Società di Topografia (patrimonio archeologico costiero e subacqueo e ambientale dalle Tremiti a Santa Maria di Leuca), FORESTA BLU (Salvaguardare le praterie di Posidonia), AZZURRO Storie di mare Puglia (una puntata di Rai Play), FISH EXPERIENCE (cultura ittica), PRISCIO DI PUGLIA (narrazioni) per valorizzare cultura e tradizioni marine pugliesi.

Consulente scientifico per il MIBACT nel 2004 del Progetto Archeomar, censimento dei beni archeologici sommersi delle regioni meridionali, coordinato e finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività culturali.

Un altro pionieristico percorso internazionale cui ha partecipato il professor Danilo Leone riguarda  Ciclo di conferenze “Nel mare dell'intimità. L'archeologia subacquea racconta l'Adriatico” (Trieste, Salone degli Incanti, 2016), con una relazione dal titolo: Il progetto di archeologia subacquea Liburna, con G. Volpe, M.Turchiano. Organizzato da IPAC, regione Friuli Venezia Giulia; ne seguì la Conferenza Archeologia subacquea in Albania: porti, approdi e rotte commerciali (Taranto, 10.02.2021), con M. Turchiano. Organizzato da Museo Archeologico Nazionale di Taranto. Non dimentichiamo che a Taranto venne Pirro re dell’Epiro in Albania appunto.

I doni del mare di Taranto

Ha lasciato ricordo ed insegnamenti per lo sviluppo dell’economia marinara tarantina la mostra curata con Eva degl’Innocenti, M. Turchiano, G. Volpe Taranto e i doni del mare presso il MArTA, Museo Archeologico Nazionale di Taranto (maggio-dicembre 2022) e Oltre la mostra. Conversazioni sul mare e le sue risorse dal 11 maggio al 13 luglio 2022 sempre presso il MArTA, Museo Archeologico Nazionale di Taranto. Partner: Università di Foggia, MArTA, Regione Puglia. L’importanza culturale ambientale economica ed identitaria dei mari tarantini era già emersa nel suo coordinamento scientifico  di Il Mare intorno. Storie dalle acque di Taranto, rassegna di conferenze ed eventi dal 9 giugno al 28 luglio 2021, presso il MArTA, Museo Archeologico Nazionale di Taranto. Partner: Università di Foggia, MArTA, Regione Puglia e nello stesso anno di Strade di sabbia. Suoni e parole dal Mediterraneo Rassegna di eventi artistici legati alla cultura del mare dal 9 al 23 settembre 2021, presso Carovigno (BR) e Torre Lapillo (LE), con Rita Auriemma. Partner: Regione Puglia, Università di Foggia, Bari e Salento, ESAC, Soprintendenza Nazionale Patrimonio Subacqueo; nel 2020 Direzione artistica e scientifica di Pontos. Il mare che unisce: rassegna di suoni e parole dal Mediterraneo: eventi artistici legati alla cultura del mare, comunità e identità sempre presso il MArTA, Museo Archeologico Nazionale di Taranto. Partner: Università di Foggia, MArTA, Regione Puglia.

Quante attività marinare potrebbero essere ancora più sviluppate a Taranto! Come quelle presentate dal professor Leone come responsabile  nel 2019 dei dieci Workshop tematici sulla valorizzazione delle attività tipiche e tradizionali della pesca e mitilicoltura: Mitilicoltura e tecniche di produzione dei mitili; Reti, nasse e tecniche di pesca, La cantieristica navale tra passato, presente e futuro, I doni del mare. L’estrazione della porpora ed il bisso marino a Taranto tra radici storiche ed archeologia sperimentale (settembre-dicembre 2019), presso il MArTA, Museo Archeologico Nazionale di Taranto. Partner: Università di Foggia, MArTA, ConfCommercio, Regione Puglia.

Consulente scientifico per realizzare documentari tra cui nel 2021 Ionio. A dialogue between two seas prodotto da Studio 9 Italia, di Lorenzo Scaraggi e Nicolò Carnimeo; Università di Foggia, Regione Puglia, Museo Archeologico Nazionale di Taranto, Confcommercio Taranto, Ionian University, Ephorate di Corfù.

Il mare a Taranto è o dovrebbe essere il protagonista dello sviluppo dell’economia tarantina che si basò sul mare per segnare la straordinaria ricchezza di Taras colonia di Sparta sin dal 706 a.C.

Il patrimonio produttivo e culturale marittimo tarantino  trova un ancoraggio importante negli studi di Danilo Leone docente di Metodologie della Ricerca Archeologica all’Università di Foggia nonché archeologo subacqueo all’Università di Bari: lo possiamo definire tarantino doc quando dice che il rapporto tra Taranto ed il mare è sacrosanto e va potenziato, non svilito. Per uscire dal guado della crisi che attanaglia la città.

Toccherà ai tarantini di buona volontà ed alle istituzioni fare tesoro dello straordinario impegno di Danilo Leone fatto passo dopo passo, anzi remata dopo remata.

 

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