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L'evento

Torna il "Giovanni Paisiello Festival" tra musica e cultura

Presentata la XXII edizione della rassegna dedicata al compositore tarantino e curata dagli Amici della Musica “Arcangelo Speranza”

La presentazione dell'evento

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Tre melodrammi, due presentazioni di libri, un convegno internazionale, un concerto pianistico: sono questi gli appuntamenti fondamentali della XXII edizione del Giovanni Paisiello Festival. Il cartellone completo è stato presentato presso il Salone degli Specchi di Palazzo di Città a Taranto. 

A rendere noti i dettagli alla stampa il direttore artistico del Festival, Lorenzo Mattei, insieme con Paolo Ruta, presidente degli Amici della Musica “Arcangelo Speranza”, sodalizio organizzatore. Erano presenti l’assessore alla Cultura del Comune di Taranto, Angelica Lussoso ed il Mº Vito Caliandro, direttore del Conservatorio Paisiello, partner del Festival.

Giovanni Paisiello

Si inizierà sabato, 28 settembre presso il Duomo di San Cataldo, alle ore 21, con “Il Faraone sommerso” (1709), oratorio a quattro voci di Nicola Fago, celebre operista nato a Taranto. Il soggetto tratto dal Libro dell’Esodo innesta a musiche di coinvolgente pathos la vicenda di Mosè e Ramses, entrata nell’immaginario collettivo grazie a film come “I dieci comandamenti” o “Il principe d’Egitto”. L’ensemble barocco “La confraternita de’ Musici”, diretto da Cosimo Prontera, restituirà le emozioni, a tratti davvero struggenti, che ispirarono una delle partiture oratoriali più intense del primo Settecento. Direttore al cembalo il Mº Cosimo Prontera, Giuseppe Naviglio il Faraone, Joan Francesc Folqué, Moisé, Vincenzo Franchini, Aronne e Valeria La Grotta, Messo.

Sebbene sia ormai noto il contributo pugliese alla storia della musica fra il Sei e Settecento, in particolare alla cosidetta “scuola napoletana”, ancora troppo spesso si parla di musicisti “minori” che, pur avendo ricevuto le dovute attenzioni della recente ricerca musicologica, restano poco più che sconosciuti e attendono di essere correttamente valutati nel loro effettivo contributo storico e artistico.

È la sorte toccata anche a Nicola Fago, detto “Il Tarantino” (Taranto, 1676 – Napoli 1745), ancora oggi ricordato soprattutto perché fu il Maestro di Leonardo Leo.

Ed è proprio a Nicola Fago che il Forum della Scuola Musicale Napoletana ha voluto dedicare, quest’anno, il Festival diffuso, ovvero una serie di iniziative dedicate ad un compositore che non ha un proprio Festival, ma che viene ricordato in rassegne e Festival dedicati ai compositori della scuola.

Martedì, 1 ottobre, presso il Conservatorio “Paisiello” alle ore 18 vi sarà la presentazione dei sei volumi de “Il secolo d’oro della musica a Napoli” (Diana Edizioni, Napoli), a cura di Lorenzo Fiorito, per un canone della scuola Musicale Napoletana del ‘700. Il testo si avvale del contributo di esperti di varia formazione e provenienza. Storici della musica, critici, musicologi, ricercatori e musicisti delineano i profili umani e artistici dei protagonisti del secolo d’oro della musica a Napoli, descrivendo il fertile contesto storico-sociale e culturale in cui è nata e si è diffusa l’internazionale “Scuola musicale napoletana”.

Terzo appuntamento giovedì, 3 ottobre, presso la Parrocchia del SS. Crocifisso  (ore 21) con l’Oratorio in due parti di Donato Ricchezza, La Fede Trionfante con Hof-Musici, ensemble formato da cantanti e strumentisti specializzati nell’esecuzione della musica del Sei-Settecento.

Martedi, 8 ottobre, presso il Palazzo di Città alle ore 19 ci sarà il concerto pianistico di Kim Misol, premio speciale “Giovanni Paisiello Festival” all’International Piano Competition “Arcangelo Speranza“ quale miglior interprete di una Sonata di Paisiello.

Venerdì, 11 ottobre, presso il Conservatorio “Paisiello” alle ore 18 è, invece, in programma la presentazione del volume “Le lettere russe di Paisiello”, di Paola De Simone e Giuseppina Giuliano, con l’intervento dell’attore Pierfrancesco Nacca e di Pina Giannascoli al clavicembalo. Il saggio racconta l’amicizia tra Paisiello e il conte Semen Voroncov, fondata sul legame con la moglie del conte, Ekaterina Senjavina, allieva del compositore. Dopo la morte prematura di Ekaterina, la passione musicale della figlia del conte diventa motivo di scambio di composizioni tra Paisiello e Voroncov.

Lunedì, 14 ottobre, a Palazzo di Città alle ore 17 Convegno Musicologico di Interesse Nazionale, in collaborazione con l’Università degli studi di Bari “Dal Tara al Sebeto”, i compositori tarantini tra classicità e neoclassicismo. A relazionare Annamaria Bonsante, professore di Storia della musica presso il Conservatorio di Bari, Lorenzo Mattei, professore di Storia della musica presso il Dipartimento di Ricerca e Innovazione umanistica Università di Bari “A. Moro”, Mariagrazia Melucci, professore di Bibliografia musicale e direttrice della Biblioteca del Conservatorio di Bari, già presidente dell’Istituto di Bibliografia Musicale di Puglia, Osvaldo Mignogna, dottore di ricerca Università di Bari e Giovanni Tribuzio, musicologo, graduate student didattica della musica Conservatorio Piccinni di Bari.

Mercoledì, 16 ottobre, al Teatro Fusco  alle ore 18 la guida all’ascolto con i protagonisti dell’opera “Lo Spettro errante” del giorno successivo. Interverranno il direttore artistico del Festival, Lorenzo Mattei, il musicologo Attilio Cantore, il direttore Domenico Virgili ed il regista, Pietro Mastronardi.

Giovedì, 17 ottobre, presso il Teatro comunale in via Giovinazzi (Taranto), alle ore 20,45 ci sarà la consegna del Premio “Giovanni Paisiello Festival”, riconoscimento assegnato ad una personalità o ad una istituzione che ha contribuito alla riscoperta e valorizzazione del patrimonio musicale di Paisiello e, a seguire, la prima rappresentazione assoluta in tempi moderni de “Lo spettro errante" (il 18 ottobre replica alle ore 18), azione comica per musica in due atti di Govanni Paisiello sul libretto di Mattia Verazi.

Daniele Lo Cascio

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