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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Se tu potessi avere" di Maria Pellino

Poesia del Giorno

Nostalgia di te

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web del giornale Buonasera.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Taranto Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di martedì 5 marzo 2024, è:

    Se tu potessi avere

    di Maria Pellino di Trezzo sull'Adda (MI)

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    Se tu potessi avere
    occhi per la mia anima
    forse non rimarresti
    impassibile alle lacrime dell’amore,
    custodiresti le mie carezze
    come cimeli all’altare della vita.
    E se attraverso il tempo
    tu potessi smarrire la memoria,
    concederesti al ricordo
    la nostalgia del desiderio
    e ad un istante il gorgoglio
    delle sue orme dissolte in un sogno.

       

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    Recensione

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    La poesia si apre con una proposizione condizionale, un invito alla contemplazione di un mondo emotivo oltre la superficie delle cose. La suggestione di avere “occhi per l’anima” propone una visione profonda e empatica, in cui l’amore e il dolore sono percepiti con chiarezza e compassione.


    L’immagine delle lacrime dell’amore che non rimangono inascoltate sottolinea il desiderio di essere compresi e accettati nella propria vulnerabilità. Le “carezze custodite come cimeli all’altare della vita” rivelano un desiderio di sacralità nell’amore, una volontà di preservare e onorare ogni momento di intimità con reverenza e gratitudine.


    Il tema del tempo e della memoria emerge nel secondo verso, con l’idea di perdita e rimpianto. La possibilità di dimenticare e il peso della nostalgia sono evocati con delicatezza e malinconia. L’autrice dipinge il ricordo come un’ombra fugace che sfugge alla presa, ma che lascia dietro di sé un sussurro di desiderio e rimpianto.


    I versi di Maria Pellino si chiudono un’immagine onirica e surreale, in cui il passato e il presente si fondono in un unico momento etereo. L’idea di “orme dissolte in un sogno” suggerisce la fugacità e la fragilità della realtà, ma anche la persistenza dei ricordi nel tessuto dell’esperienza umana.


    Una poesia che cattura l’essenza dell’amore, della memoria e del desiderio con una bellezza e una sensibilità commoventi. L’autrice riesce a trasmettere emozioni complesse attraverso immagini evocative e un linguaggio ricco di suggestioni, creando un’opera che risuona nel cuore del lettore.

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