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Bari
23 Dicembre 2025 - 07:50
Una centralina per il rilevamento della qualità dell'aria - archivio
BARI - La Giunta regionale della Puglia ha approvato il Piano Regionale per la Qualità dell’Aria, dando contestualmente avvio alla Valutazione Ambientale Strategica. Con questo atto la Regione si dota di uno strumento di pianificazione di medio e lungo periodo finalizzato alla tutela della salute, alla protezione dell’ambiente e alla riduzione delle emissioni climalteranti, in coerenza con il quadro normativo europeo e nazionale più aggiornato.
Il Piano nasce da un’analisi dettagliata dello stato della qualità dell’aria in Puglia, fondata sui dati della rete regionale di monitoraggio e sulle elaborazioni modellistiche. Pur in una situazione che, nella maggior parte dei casi, non registra il superamento dei limiti attualmente vigenti, il quadro conoscitivo mette in evidenza criticità strutturali e stagionali che richiedono interventi mirati. Tra queste emergono le concentrazioni elevate di biossido di azoto nell’area urbana di Bari, i superamenti del PM10 in alcune zone del Brindisino e dell’Alto Salento nei mesi invernali e il tema diffuso dell’ozono, fortemente influenzato dalla collocazione geografica della Puglia nel bacino del Mediterraneo. Elementi che assumono un peso ancora maggiore alla luce dei nuovi standard fissati dalla Direttiva europea 2024/2881.
Il presidente della Regione Michele Emiliano sottolinea come l’adozione del Piano rappresenti una scelta di responsabilità verso chi vive e lavora in Puglia. L’obiettivo, spiega, non è limitarsi a descrivere la situazione esistente, ma intervenire con una visione capace di tenere insieme salute pubblica, sviluppo e giustizia ambientale. Anche in assenza di emergenze formali, restano fragilità diffuse e territori che pagano un prezzo più alto, soprattutto nelle aree urbane e industriali. Con questo percorso la Regione rafforza la propria capacità di prevenzione e programmazione, anticipando le sfide poste dalle nuove norme europee e costruendo risposte basate sui dati e sul confronto con le comunità locali. La transizione ecologica, secondo Emiliano, è un lavoro quotidiano che richiede decisioni condivise e partecipazione attiva dei cittadini.
Per l’assessora regionale all’Ambiente Serena Triggiani, il PRQA segna un passaggio decisivo verso una politica ambientale più matura. Il Piano viene descritto come una scelta strategica che integra salute, qualità della vita e transizione ecologica, intervenendo in modo coordinato su tutti i principali settori che incidono sull’inquinamento atmosferico. Energia, mobilità, ambito urbano, attività produttive, agricoltura e trasporti marittimi e aerei sono al centro di un approccio unitario, strettamente collegato alla strategia energetica regionale, orientata alla progressiva riduzione delle fonti più inquinanti, al miglioramento dell’efficienza e allo sviluppo delle rinnovabili e dell’idrogeno verde.
Particolare attenzione è riservata anche al riscaldamento domestico, attraverso misure graduali che combinano regole, incentivi e informazione. Il Piano rafforza inoltre il ruolo dei Comuni, prevedendo sistemi di allerta fondati sui dati di ARPA Puglia e strumenti di coordinamento nelle situazioni critiche, oltre a promuovere interventi di forestazione urbana, mobilità sostenibile ed educazione ambientale. L’obiettivo dichiarato è quello di rendere i cittadini sempre più consapevoli e coinvolti, riconoscendo la qualità dell’aria come una responsabilità collettiva.
Il PRQA consolida e amplia le misure già adottate negli anni precedenti, anche in risposta alle procedure di infrazione avviate dalla Commissione europea per il superamento dei limiti di PM10 che in passato hanno interessato alcune aree della regione. Le azioni già messe in campo hanno prodotto risultati significativi, ma il nuovo Piano estende l’orizzonte temporale, fissando obiettivi chiari al 2028 e al 2030 per la riduzione degli ossidi di azoto, delle polveri sottili, del benzo(a)pirene e degli altri principali inquinanti atmosferici.
Il direttore del Dipartimento Ambiente, Paesaggio e Qualità urbana Paolo Garofoli evidenzia come il Piano sia costruito su una solida base tecnico scientifica e introduca un approccio integrato che mette in relazione monitoraggio, modellistica, pianificazione energetica e politiche urbane. Da un lato si punta a ridurre le emissioni intervenendo sulle principali sorgenti, dall’altro a rafforzare e aggiornare costantemente il quadro delle conoscenze attraverso il potenziamento delle reti di controllo e degli strumenti di analisi. La VAS consentirà una valutazione trasparente e partecipata degli effetti del Piano, garantendo coerenza ambientale e qualità delle scelte.
Un capitolo specifico è dedicato all’educazione ambientale e al coinvolgimento attivo dei cittadini, considerati attori fondamentali nel miglioramento della qualità dell’aria. Attraverso progetti di informazione, iniziative di citizen science e percorsi di living lab, la Regione intende accrescere la consapevolezza sui comportamenti quotidiani che incidono sull’inquinamento e sulla salute.
Con l’adozione del Piano Regionale per la Qualità dell’Aria e l’avvio della Valutazione Ambientale Strategica, la Puglia si dota dunque di uno strumento aggiornato e ambizioso, capace di orientare le politiche regionali verso un futuro più sano e sostenibile, in linea con gli obiettivi europei di tutela dell’ambiente e del clima.
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