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Maxi sequestro di cocaina al porto di Gioia Tauro, bloccati 248 chili

La Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane intercettano 217 panetti nascosti in container provenienti dall’estero. Colpo ai traffici destinati alle piazze di spaccio del Centro Sud Italia

Maxi sequestro di cocaina al porto di Gioia Tauro, bloccati 248 chili

Maxi sequestro di cocaina al porto di Gioia Tauro, bloccati 248 chili

GIOIA TAURO - Un nuovo e significativo colpo al traffico internazionale di droga è stato messo a segno nel porto di Gioia Tauro, dove il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e l’Ufficio dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno sequestrato 248 chilogrammi di cocaina purissima.

Il sequestro si inserisce nel rafforzamento delle attività di controllo disposto nell’ultima parte dell’anno sull’intera area portuale, un dispositivo mirato a individuare, tra le migliaia di container movimentati ogni giorno, quelli utilizzati dalle organizzazioni criminali per l’introduzione di sostanze stupefacenti nel territorio nazionale. Una droga che, se non fosse stata intercettata, era pronta ad invadere tutte le piazze di spaccio del Centro Sud Italia.

Nel corso delle operazioni, i finanzieri del Gruppo di Gioia Tauro e il personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno concentrato l’attenzione su 2 container provenienti da Paesi d’oltreoceano, ufficialmente adibiti al trasporto di autoveicoli usati e di sacchi di sesamo. I carichi sono stati sottoposti a controlli approfonditi nell’ambito delle attività di contrasto ai traffici illeciti riconducibili alla criminalità organizzata.

I container sono stati inizialmente esaminati mediante scansione radiogena, grazie alle apparecchiature scanner in dotazione all’Agenzia delle Dogane, e successivamente sottoposti a una verifica accurata con il supporto delle unità cinofile della Guardia di Finanza. Le ispezioni hanno portato alla scoperta di 217 panetti di cocaina, abilmente occultati all’interno dei carichi per eludere i controlli.

Lo stupefacente sequestrato avrebbe potuto garantire alle organizzazioni criminali un profitto stimato in circa 40 milioni di euro, una cifra che testimonia l’importanza dell’operazione e l’impatto sul sistema dei traffici illegali.

L’intervento conferma l’efficacia dell’azione congiunta tra Guardia di Finanza e Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che nel corso dell’anno in corso ha già consentito di sequestrare nel porto di Gioia Tauro circa 4,8 tonnellate di sostanze stupefacenti, un dato che supera quello registrato nell’intero 2024.

Gli atti relativi all’operazione sono stati trasmessi alla Procura della Repubblica di Palmi, all’attenzione del procuratore Emanuele Crescenti e del magistrato di turno, per la convalida del sequestro e il prosieguo delle indagini.

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