Arcigay Taranto conferisce la presidenza onoraria a Emanuele Pignatelli

TARANTO - Il Comitato Territoriale Arcigay Taranto ha conferito la presidenza onoraria a Emanuele Pignatelli, rendendo omaggio a un percorso umano e civile segnato da dedizione costante ai diritti, alla tutela dell’ambiente e alla comunità cittadina. Una scelta che intende valorizzare non un ruolo, ma un esempio di cittadinanza attiva maturato nel tempo, lontano dai riflettori e fondato sulla coerenza dei gesti quotidiani.

La decisione arriva mentre Pignatelli continua ad affrontare problemi di salute, senza rinunciare a quel legame profondo con Taranto che ha sempre rivendicato. «Non mi muovo da Taranto. Rimango dove sono nato», ha detto nelle scorse ore, con la semplicità che lo contraddistingue, mentre attendeva un autobus diretto a Martina Franca per una visita medica. Una frase che sintetizza un’appartenenza mai negoziata e un amore tenace per una città complessa, spesso ferita, ma mai abbandonata.

Nel corso degli anni Pignatelli ha partecipato a numerose iniziative sociali e ambientali, fino a quando le condizioni di salute glielo hanno consentito. Ambientalista concreto prima ancora che teorico, ha scelto la bicicletta come mezzo quotidiano di spostamento, praticando una sostenibilità vissuta e non dichiarata. Sul fronte dei diritti civili, ha sempre sostenuto la dignità delle persone senza distinzioni, con un impegno discreto e continuo.

Chi lo ha conosciuto lo descrive come accogliente, ironico, capace di ascolto, una presenza costante che ha saputo incidere senza mai cercare centralità. Una cultura costruita nell’esperienza, non nei titoli: Pignatelli ha conseguito la 5ª elementare, ma la sua è una conoscenza maturata nella vita quotidiana, nell’incontro e nella pratica dei valori.

Con questa nomina, Arcigay Taranto intende riconoscere un modo di stare nella città fatto di cura, prossimità e responsabilità. Un messaggio che parla anche al presente, in un tempo che spesso premia la velocità più della perseveranza.

A sottolineare il valore del riconoscimento è stato Luigi Pignatelli, presidente di Arcigay Taranto, che ha legato la scelta anche a una dimensione personale: Emanuele Pignatelli è suo padre. «Oggi lo dico da cittadino e da attivista», ha spiegato, «perché mi ha insegnato che i diritti non sono slogan ma gesti quotidiani, che l’accoglienza si pratica e che restare, in una città difficile, è una scelta politica profonda».

La presidenza onoraria diventa così un ringraziamento pubblico a una vita spesa per gli altri e, insieme, un invito a riconoscere il valore delle presenze costanti, capaci di cambiare le cose con pochi mezzi e molta coerenza.