Economia civile e sviluppo del territorio, confronto pubblico alla Camera di Commercio

TARANTO - Un appuntamento di approfondimento dedicato ai temi dell’economia civile, della responsabilità sociale e delle prospettive di sviluppo dei territori è in programma martedì 16 dicembre a Taranto. L’iniziativa è promossa dal Centro di Cultura per lo Sviluppo Giuseppe Lazzati APS – ETS e si svolgerà presso la biblioteca della Camera di Commercio di Brindisi-Taranto, in viale Virgilio 152, dalle 15.30 alle 18.30.

Al centro dell’incontro il volume “Introduzione all’economia civile. Tra il già-fatto e il non-ancora”, curato da Luigino Bruni e Stefano Zamagni, che propone una rilettura critica dei modelli economici contemporanei, richiamando il ruolo attivo della società civile nelle scelte che incidono sulla realtà quotidiana. A distanza di quasi 25 anni dalle prime riflessioni sull’economia civile in Italia, il testo rilancia una visione fondata su partecipazione, relazioni e trasformazione responsabile dei contesti sociali ed economici.

A intervenire sarà Stefano Zamagni, tra i principali riferimenti del pensiero sull’economia civile, che dialogherà con Francesco Moliterni, ordinario di Diritto dell’economia e processi interculturali all’Università di Bari, Vincenzo Pacelli, ordinario di Economia degli intermediari finanziari all’UniBa, e Maria Antonietta Brigida, presidente del CSV Taranto ETS. Un confronto che intreccia ricerca accademica, esperienza istituzionale e impegno nel terzo settore.

L’iniziativa è frutto della collaborazione tra la Camera di Commercio di Brindisi-Taranto, il Centro di Cultura G. Lazzati e il Dipartimento Jonico Sistemi giuridici ed economici del Mediterraneo. Società, Ambiente, Culture dell’Università di Bari. Un lavoro congiunto che si inserisce in un percorso di animazione culturale già avviato sul territorio, orientato alla costruzione di un hub di economia civile capace di stimolare riflessioni e azioni concrete.

Nel messaggio di invito, il Centro Lazzati richiama l’attenzione sul fatto che l’assetto economico e istituzionale non è estraneo alla vita della società civile e che l’assenza di impegno nel cambiamento rischia di rendere immutabili le conseguenze delle scelte attuali. Da qui la necessità di un pensiero critico capace di assumere la complessità della realtà e di orientare percorsi di sviluppo condivisi.

L’incontro del 16 dicembre si propone quindi come un’occasione di confronto aperto su temi che incidono direttamente sul futuro del territorio, in una prospettiva che guarda allo sviluppo come processo culturale, sociale ed economico, collocato tra ciò che è già stato realizzato e ciò che resta ancora da costruire.