BARI - Il coordinamento pugliese della Lipu, Lega per la Protezione degli Uccelli, lancia un duro atto di accusa contro il Governo per l’autorizzazione di 11 nuovi impianti energetici nel Mezzogiorno, con particolare riferimento alla Puglia. Secondo l’associazione, le decisioni sarebbero state assunte attraverso procedure rapide e centralizzate, utilizzate per superare il dissenso espresso da Soprintendenze e altri enti competenti.
Nel comunicato diffuso dalla Lipu, si sostiene che tali autorizzazioni siano state approvate in tempi estremamente ridotti dal Ministero dell’Ambiente e successivamente ratificate dal Consiglio dei Ministri, all’interno di una seduta durante la quale il punto sugli impianti energetici avrebbe occupato solo una parte limitata dei lavori complessivi. Una modalità che, a giudizio dell’associazione, ridurrebbe il territorio pugliese a una mera formalità amministrativa.
La Lipu evidenzia come questi nuovi impianti si aggiungano a quelli già autorizzati o realizzati a partire dal 2021, spesso con procedure analoghe, sugli stessi territori della Puglia e della Basilicata. A questi si sommerebbero le installazioni approvate direttamente dal Ministero dell’Ambiente, quelle autorizzate dalla Regione e soprattutto dalle Province pugliesi, alle quali la Regione ha delegato le competenze. Particolarmente critico il riferimento alla provincia di Foggia, indicata come l’ente che avrebbe rilasciato il maggior numero di autorizzazioni.
Nel documento viene ricordato che in Capitanata sono presenti circa 1.800 aerogeneratori eolici, installati nell’arco di circa 25 anni, oltre a migliaia di ettari occupati da impianti fotovoltaici, infrastrutture elettriche e sistemi di accumulo. Un processo che, secondo la Lipu, avrebbe prodotto un impatto profondo sugli ecosistemi agricoli e pastorali.
Enzo Cripezzi, esponente della Lipu pugliese, sottolinea come la Regione disponga già oggi di una capacità autorizzata superiore al doppio rispetto all’obiettivo di 7.384 MW di capacità aggiuntiva fissato per il 2030. Da qui la denuncia di procedure ritenute distorte e l’accusa di una svendita del territorio a fronte di ritorni economici giudicati marginali per le comunità locali.
L’associazione richiama infine l’attenzione sulle conseguenze ambientali, parlando di perdita di biodiversità e di compromissione di paesaggi agricoli, fino a mettere in discussione l’efficacia del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale. Nel comunicato si auspica un cambio di rotta da parte della nuova guida regionale, con la possibilità di ricorsi contro le autorizzazioni e una rinnovata attenzione alle politiche ambientali.
La posizione della Lipu si inserisce nel più ampio dibattito sul rapporto tra transizione energetica, tutela del paesaggio e salvaguardia degli ecosistemi nel Mezzogiorno.
Ecco i nuovi impianti localizzati nel territorio della Regione Puglia:
impianto agrivoltaico, denominato “Frutti antichi Troia”, di potenza nominale pari a 21.890 kWp e delle relative opere di connessione, da realizzarsi nel comune di Troia (FG);
impianto agrivoltaico e delle relative opere di connessione alla RTN, di potenza nominale pari a 80 MW, da realizzarsi nei Comuni di Torremaggiore (FG) e San Severo (FG);
impianto agro-fotovoltaico integrato con allevamento ovicaprino, avente potenza pari a 49,912 MW combinato con sistema di accumulo di energia elettrica di 25 MW, per una potenza complessiva ai fini della connessione pari a 75 MW, sito nel comune di Manfredonia (FG), località “Panetteria del Conte”;
impianto fotovoltaico e delle relative opere di connessione da realizzarsi nel Comune di Manfredonia (FG), in località Monachelle;
impianto agrivoltaico della potenza di 140,66 MW e delle relative opere di connessione alla RTN da realizzarsi nel comune di Cerignola (FG);
impianto agrivoltaico di potenza pari a 33,908 MW, delle relative opere di connessione e di un impianto di accumulo (BESS) di potenza complessiva pari a 5 MW, da realizzarsi nel comune di Castellaneta (TA);
impianto agrivoltaico di potenza nominale pari a 60 MW, da realizzarsi nel comune di Rignano Garganico (FG), in Località Saldoni, e di San Marco in Lamis (FG);
impianto agrovoltaico, denominato “FV Cerignola”, da realizzarsi nel Comune di Cerignola (FG), con opere di connessione alla rete site anche nel Comune di Ascoli Satriano (FG);
impianto agrovoltaico della potenza nominale pari a 96,83 MW, da realizzarsi nel comune di Ascoli Satriano (FG), in località contrada Perillo e delle opere di connessione alla rete, da realizzarsi anche nel comune di Melfi (PZ);
parco agrovoltaico denominato “Celone 02”, integrato da un progetto di riqualificazione agricola, della potenza di 38,0016 MWp, da realizzarsi nel comune di Foggia;
impianto agrivoltaico della potenza di 63,86 MW e delle relative opere di connessione alla RTN, nel Comune di Mesagne (BR) e Brindisi (BR).
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