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Taranto

Acciaierie d’Italia: "Nessuna esplosione nel reparto Acciaieria 2. Ecco cosa è accaduto"

L’azienda in Amministrazione straordinaria ricostruisce quanto accaduto durante la colata al convertitore 1 e assicura che i sistemi di sicurezza hanno operato regolarmente. Lieve il danno alla struttura, già in via di ripristino.

L'ex Ilva

L'ex Ilva

TARANTO - Acciaierei d'Italia ha ricostruito in modo dettagliato quanto accaduto nel pomeriggio di ieri durante il soffiaggio della colata nel convertitore 1 dell’Acciaieria 2, precisando che l’episodio non ha avuto le caratteristiche di un’esplosione e che ogni fase è stata gestita secondo le procedure previste.

Secondo Acciaierie d’Italia in Amministrazione Straordinaria, quella colata era la prima effettuata nel convertitore dopo la ripartenza dell’altoforno AFO4 e tutte le operazioni erano state impostate seguendo le indicazioni contenute nell’istruzione di lavoro predisposta per la gestione della ghisa proveniente dal forno appena riattivato. Il contenuto di silicio particolarmente elevato del materiale ha però determinato un innalzamento della temperatura all’interno dell’impianto, rendendo necessarie quantità maggiori del normale di materiali raffreddanti, in particolare calce e minerale.

Proprio questo squilibrio termico ha generato l’evento emissivo segnalato anche da organi di stampa. Nelle fasi finali di lavorazione, mentre la colata veniva ultimata e regolata, si è verificata una fuoriuscita incontrollata di scoria, che ha colpito la parte inferiore della cappa mobile, nota come skirt. L’azienda sottolinea che non si è trattato di un’esplosione ma di un fenomeno legato al comportamento della scoria, e che il danno riportato dalla struttura è lieve e sarà risolto nell’arco di pochi turni di lavoro.

Dall’esame dei dati di processo è emerso che i sistemi di prevenzione e gli impianti di aspirazione erano pienamente funzionanti, mentre le verifiche interne avviate subito dopo l’accaduto hanno confermato che l’intero episodio è stato gestito attenendosi alle indicazioni previste dal Piano di Emergenza Esterna.

Come da protocollo, l’azienda ha provveduto a informare tempestivamente tutti gli enti competenti e fa sapere che invierà a breve una relazione tecnica completa per documentare ogni aspetto dell’accaduto.

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