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Taranto

Al Castello Aragonese la mostra “Mitilicoltura e resilienza”

L’esposizione fotografica di Giovanni Squitieri apre il confronto scientifico del progetto MITICA, dedicato a tutela, innovazione e adattamento della mitilicoltura ai cambiamenti climatici

Cozze in Mar Piccolo

Cozze in Mar Piccolo (foto d'archivio)

TARANTO - La mitilicoltura tarantina, simbolo identitario e forza produttiva della città, diventa protagonista della mostra fotografica “Mitilicoltura e resilienza”, ospitata nelle sale del Castello Aragonese dal 18 novembre 2025 fino alla fine del mese. L’iniziativa è promossa dal Commissario Straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell’area di Taranto Vito Felice Uricchio e si presenta come un omaggio alla storia e al valore ambientale, economico e culturale di una filiera che da generazioni sostiene la comunità.

Le immagini realizzate dal Dr. Giovanni Squitieri raccontano, attraverso uno sguardo fotografico di grande impatto, la forza, la tradizione e la capacità di adattamento dei mitilicoltori tarantini. Un patrimonio che l’esposizione intende mettere al centro del dibattito pubblico, evidenziando il ruolo dei mitili nel sistema ecologico e gastronomico locale.

L’inaugurazione sarà anticipata da una conferenza stampa alle 9.30 del 18 novembre, durante la quale saranno illustrate le finalità culturali e scientifiche della mostra e gli obiettivi del Progetto MITICA (Mitilicoltura Integrata per la Tutela, l’Innovazione e la Capacità di adattamento al cambiamento climatico ed Ambientale). Il progetto nasce da una collaborazione istituzionale di alto livello che unisce il Commissario Straordinario per le Bonifiche, il CNR, il CoNISMa e l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia.

A presentare l’iniziativa saranno il Commissario straordinario Vito Felice Uricchio, il professor Roberto Carlucci per il CoNISMa e il dr. Carmine Massarelli per il CNR. Al termine della conferenza si svolgerà un tavolo tecnico-scientifico che riunirà ricercatori provenienti da tutta Italia, impegnati nello sviluppo del progetto.

Un ringraziamento speciale è rivolto alla Marina Militare, che ha messo a disposizione gli spazi del Castello Aragonese per ospitare un evento che unisce ricerca, tutela ambientale e memoria collettiva.

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