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Elezioni regionali

Chiarelli lancia la sua corsa in Regione: “La Puglia deve rinascere, non sopravvivere”

Bagno di folla al Relais Histò per la convention che segna l’ingresso ufficiale dell’onorevole Gianfranco Chiarelli nella corsa al Consiglio regionale. Tra standing ovation e interventi dei vertici Udc, il candidato invoca una svolta economica e morale per la Puglia

Al centro Gianfranco Chiarelli

Al centro Gianfranco Chiarelli

TARANTO - Un pomeriggio di entusiasmo popolare e partecipazione civile ha accompagnato la presentazione ufficiale della candidatura di Gianfranco Chiarelli al Consiglio regionale della Puglia, nelle fila della lista UDC-Lega-Nuovo PSI. L’evento, ospitato domenica 9 novembre al Relais Histò di Taranto, ha registrato un’affluenza oltre ogni previsione, trasformandosi in una manifestazione di forte adesione e passione politica.

Ad aprire la convention le note di “Strada facendo” di Claudio Baglioni, una scelta dal valore simbolico, a rappresentare il percorso comune tra cittadini e istituzioni che il candidato intende promuovere. La sala convegni, gremita fino all’ultimo posto, ha accolto amministratori, militanti e sostenitori provenienti da tutta la provincia jonica, molti dei quali costretti a seguire l’incontro in piedi.

A moderare l’evento è stata Roberta Zaccaria, vicecommissario provinciale dell’UDC. In videocollegamento da Roma sono intervenuti il segretario nazionale Antonio De Poli e il presidente nazionale Lorenzo Cesa, che hanno espresso pieno sostegno a Chiarelli, definendolo “uomo di esperienza, competenza e dialogo”, capace di rappresentare un ponte concreto tra i bisogni del territorio e le decisioni nazionali.

Sul palco si sono alternati Giuseppe Tarantino, presidente regionale dell’UDC, Francesco D’Errico, commissario provinciale, ed Emiliano Messina, commissario cittadino. Tutti hanno sottolineato il valore della lealtà istituzionale e dell’impegno civico come fondamenti della proposta politica del partito.

L’ingresso di Gianfranco Chiarelli in sala è stato accompagnato da una standing ovation e da lunghi applausi. Nel suo intervento, pronunciato senza appunti e con tono diretto, ha richiamato il bisogno di una rinascita civile, economica e morale per la Puglia. “Non parlo solo da candidato – ha detto – ma da uomo che ha scelto di restare in questa terra ferita, continuando a crederci. Abbiamo vissuto vent’anni di promesse mancate e di parole vuote. È tempo di verità e concretezza”.

Il candidato ha puntato l’attenzione su agricoltura, sanità e occupazione giovanile, denunciando la rassegnazione che frena lo sviluppo del Mezzogiorno. “La Puglia non deve sopravvivere, deve rinascere – ha ribadito –. I giovani non devono più essere costretti a partire, ma avere qui la possibilità di costruire il proprio futuro”.

Un passaggio forte ha riguardato la questione universitaria e il ruolo di Taranto, che Chiarelli ha definito “una città che merita un ateneo autonomo e corsi di eccellenza”. “È inaccettabile che nel 2025 migliaia di studenti siano ancora costretti ad andare via per studiare. Dobbiamo restituire loro fiducia e prospettiva”.

Nel suo intervento, l’onorevole ha poi criticato Antonio Decaro, candidato presidente del centrosinistra, accusandolo di rappresentare “la continuità del potere, non la discontinuità che promette”.

Chiarelli ha quindi illustrato le linee del suo programma, fondato su famiglia, lavoro e impresa: “La famiglia non è uno slogan ma la spina dorsale della società. Non vogliamo redditi che addormentano, ma lavoro che libera. La politica non deve distribuire elemosine, ma creare opportunità”.

Tra applausi e cori di incoraggiamento, il discorso si è concluso in un clima di grande partecipazione. “Ogni generazione ha il dovere di scrivere la propria storia – ha detto in chiusura –. È tempo di rinascita, di coraggio e di cambiamento. La Puglia merita di tornare a credere in sé stessa”.

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